Un aggiornamento sul caso Sarah Scazzi. La Prima sezione penale della Cassazione ha respinto la richiesta di uno dei due legali di scarcerazione di Sabrina Misseri, la cugina di Sarah Scazzi fortemente sospettata di omicidio della cugina stessa. Sabrina Misseri rimarrà dunque in carcere, a Taranto, dove si trova ormai da diversi mesi. L’avvocato di Sabrina aveva fatto ricorso contro la ordinanza confermativa di custodia cautelare dello scorso 10 novembre 2010.  Era stato presentato reclamo contro due ordinanze del tribunale della Libertà. Adesso spetta ai giudici di Taranto valutare ancora una volta se concedere a Sabrina Misseri gli arresti domiciliari. La cassazione ha giudicato “inammissibile” la richiesta. Ci si aspetta intanto una possibile conclusione delle indagini. Gi avvocati difensori non escludono un’altra ordinanza di custodia cautelare in quanto l’accusa originaria di concorso in omicidio non è, finora, mai stata cambiata in quella di omicidio. Ma quali sono le condizioni di Sabrina, in carcere ormai da parecchio tempo? Risponde uno dei suoi avvocati:



“Sabrina  alterna momenti di serenità ad altri di depressione totale: parla, piange, poi si rasserena di nuovo. E’ in cella da due mesi con un’altra detenuta, è un po’ dimagrita ed è seguita con grande attenzione da una psicoterapeuta, tenuta sotto controllo per evitare gesti di autolesionismo. E’ nello stesso carcere del padre Michele, che ha chiesto alla moglie Cosima di dire a Sabrina che lui voleva incontrarla in carcere, ma Sabrina ha respinto questa richiesta. Parla spesso di Sarah e racconta di averla sognata più volte”.



Leggi anche

Michele Misseri: "Nessuno sapeva niente della morte di Sarah Scazzi"/ "Mi dissero di incolpare Sabrina"