Un bimbo di 11 mesi, Jacopo, è morto dopo essere stato lasciato da solo in un’auto per circa tre ore, dalle 9.20 alle 12.20. E’ accaduto a Passignano sul Trasimeno, località lagunare vicino Perugia. Il padre, un dipendente del circolo velico, a quanto si apprende dalle prime ricostruzioni, avrebbe dovuto accompagnarlo al nido. A causa di una disattenzione se ne sarebbe dimenticato. La madre, un psicologa di origini albanesi da anni residente in Italia, è sotto choc. Avvisata dal marito per telefono, alla notizia sarebbe svenuta. L’uomo, quando si è ricordato del piccolo lo ha ritrovato agonizzante. E’ stato soccorso immediatamente, ma l’esposizione al sole, che ha raggiunto i 30 gradi, è stata troppo lunga. Inutili i tentativi del personale del 118. Il piccolo è stato portato al pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia e, in seguito, nella camera mortuaria dello stesso ospedale. Nei pressi dell’incidente avvenuto all’interno di una Opel Corsa verde sono arrivati diversi amici e parenti. Sul luogo sono arrivati anche i carabinieri con il comandante provinciale, il colonnello Carlo Corbinelli, che si è limitato a dichiarare: «Dobbiamo ancora ricostruire la vicenda ma non abbiamo motivi per non ritenere che non si sia trattato di un tragico incidente. I genitori del bambino sono stravolti e dobbiamo ancora sentirli così come coloro che hanno prestato i primi soccorsi». Il personale sanitario sarebbe stato avverto da un parente dal bambino che stava passando nelle vicinanze dell’auto e si era accorto di quanto era accaduto. Il presidente del Club velico Aurelio Focignanò si è detto «sconvolto». ».
«Mi sento impotente davanti a questo dramma», ha aggiunto, spiegando che il padre di Jacopo è una sorta di factotum del club. Fa il marinaio e si occupa della sede. «I soci lo adorano – ha detto Forcignanò – per la sua serietà e la sua disponibilità». Il padre e la madre del piccolo, secondo il presidente del club, sono una coppia molto unita. Jacopo, «il loro unico figlio era il loro faro