Dopo otto mesi torna a casa Michele Misseri. Il gip di Taranto ha accolto la richiesta dell’avvocato difensore dell’uomo, in carcere dal 7 ottobre dell’anno scorso, in quanto il periodo di detenzione cautelare è stato superato. Il reato che gli viene contestato, soppressione di cadavere, prevede infatti una custodia cautelare al massimo di sei mesi. La procura ha quindi eliminato le contestazioni di omicidio volontario in concorso con la figlia Sabrina e sequestro di persona. Appena tornato a casa ieri sera, Michele Misseri, accompagnato dalla figlia Valentina, è stato ricoverato d’urgenza in ospedale. Non sono chiari i motivi del ricovero, probabilmente un crollo dovuto alla tensione nervosa e agli accadimenti della giornata, comunque è stato dimesso poco dopo. Misseri intanto, parlando con un cronista della Stampa, ha ribadito di essere lui l’unico colpevole della morte della nipote Sarah, e che sia la figlia Sabrina che la moglie Cosima sarebbero innocenti. Michele Misseri ha dato la colpa dell’uccisione della nipote a uno scatto d’ira dovuto a una giornata particolarmente faticosa, avrebbe perso la testa e strangolato senza motivo la ragazzina.



Per gli inquirenti invece Michele Misseri non era neanche presente quando Sarah veniva uccisa: secondo loro a farlo sarebbe stata Sabrina mentre la madre assisteva a tutta la scena e aiutava a portare via la ragazzina caricandola sulla sua macchina. Poi a Michele sarebbe stato chiesto di far sparire il corpo. Secondo Misseri, che ha rilasciato un grande numero di dichiarazioni sul caso, avrebbe dato la colpa alla figlia Sabrina solo perché gli avevano promesso che entrambi sarebbero usciti dopo un paio di anni di reclusione.



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