Il Papa ha tenuto stamattina una messa davanti a una folla immensa, circa 250mila persone presenti. Benedetto XVI si trova infatti a Venezia per una visita pontificia che ha visto nel gesto di stamane il momento più significativo e anche emozionante. Comunione, solidarietà e condivisione sono state le tre parole annunciate da Ratzinger e che riassumono il senso della sua omelia: i cristiani non devono chiudersi di fronte al diverso ma dialogare con la modernità. Una vita più vicina al Vangelo: «Il problema del male, del dolore e delle sofferenza, il problema dell’ingiustizia e della sopraffazione, la paura degli altri, degli estranei e dei lontani che giungono nelle nostre terre e sembrano attentare a ciò che noi siamo, portano i cristiani di oggi a dire con tristezza: noi speravamo che il Signore ci liberasse dal male, dal dolore, dalla sofferenza dalla paura e dall’ingiustizia». Il Papa ha rimarcato come lo spazio del parco San Giuliano è abitualmente dedito ad altre manifestazioni, ad esempi musicali, mentre oggi questo spazio ospita Gesù risorto. «Sono venuto tra voi come vescovo di Roma, e continuatore del ministero di Pietro, per confermarvi nella fedeltà al Vangelo. Come in passato, quando le comunità nate da Aquileia si distinsero per fervore apostolico e dinamismo pastorale, anche oggi occorre promuovere e difendere con coraggio la verità e l’unità di fede. Occorre rendere conto della speranza cristiana all’uomo moderno, sopraffatto non di rado da vaste ed inquietanti problematiche che pongono in crisi i fondamentali del suo stesso agire» ha aggiunto. Ieri il Papa era andato appena giunto a Venezia in Piazza San Marco accolto da una folla festante e gioiosa, insieme alle massime autorità civili e religiose della città.



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