Carmela Melania Rea sapeva dell’amante. La ragazza di 29 anni scomparsa ad Ascoli Piceno e ritrovata morta aveva parlato con lei al telefono chiedendo di lasciare in pace il marito.  Ci sono le prove di questa telefonata, di circa due anni fa, con la soldatessa con cui il marito Salvatore Parolisi, la tradiva. In quel periodo la donna era incinta, ma aveva scoperto tutto, forse controllando il cellulare di suo marito.
L’amante, 27 anni, nata a Sabaudia, ora è a Lecce per un corso di specializzazione. Salvatore Parolisi  aveva indicato proprio Sabaudia come destinazione.
La morte di Carmela Melania Rea resta comunque misteriosa. Il suo corpo è stato ritrovato senza vita dopo due giorni di ricerche. Era in gita con il marito Salvatore e la figlia Vittoria.
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire quel giorno per capire cosa successe quando Carmela si allontanò dal marito. Resta poi ancora da capire il contenuto della siringa trovata sul corpo.
C’è poi da ricostruire la provenienza dei coltelli con cui la ragazza è stata uccisa. I carabinieri hanno acquisito quelli di un’armeria di Ascoli in cui tre soldatesse si sarebbero recate per far un regalo al loro istruttore.
La posizione del marito resta delicatissima, la sua ricostruzione di certo non lo aiuta, anche se l’uomo sostiene di essersi imbattuto in una coppia di anziani. Non ci sono altri testimoni, tranne il gestore di un chiosco che si ricorsa di Parolisi, ma non riesce a ricordare se la donna insieme a lui era davvero Carmela.
Il funerale è stato ancora rimandato. Servono ulteriori accertamenti in base ai nuovi elementi che stanno uscendo nel corso di queste complicate indagini.


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