Un gruppo di esperti si è riunito oggi a Roma per discutere del previsto terremoto che dovrebbe colpire il prossimo 11 maggio la capitale italiana. In realtà, come già detto più volte, si tratta di una invenzione circolata per mesi senza alcun fondamento, tratta dalle previsioni dello studioso Bendandi, un esperto di terremoto che come detto non aveva parlato di alcun terremoto a Roma l’11 maggio 2011.
L’incontro di oggi è stato promosso dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e si è tenuto presso la sede cittadina dell’Ente scientifico in via XXIV Maggio n. 46. Erano presenti i ricercatori Concetta Nostro (fisico), Alessandro Amato (Dirigente di Ricerca) e Giulio Selvaggi (Direttore del Centro Nazionale Terremoti – CNT). I relatori hanno dunque spiegato che l’origine della profezia relativa al terremoto dell’11 maggio è attribuita allo studioso autodidatta faentino Raffaele Bendandi ma, ha sottolineato il sismologo Amato, fra le sue carte custodite presso l’Osservatorio di Faenza, – e nelle settimane scorse oggetto di studio da parte dello storico della sismologia Graziano Ferrari (INGV), non c’è nessuna traccia di questo evento. Bendandi, è stato spiegato, sosteneva che l’allineamento die pianeti e le fasi lunari influivano sugli eventi sismici, e sapendo quando si verificavano era possibile prevedere i terremoti. “Un’ analisi statistica sui precedenti allineamenti planetari dimostra l’inconsistenza di questa ipotesi” è stato detto. E’ invece più interessante riguardo ala previsione sismica quanto proposto più di un secolo fa dal sismologo Giuseppe Mercalli, (l’ideatore della scala empirica per misurare l’intensità dei terremoti), il quale disse: possiamo dire dove si verificheranno i futuri terremoti in Italia, quali sono le regioni più a rischio, ma non quando.
L’INGV invita tutti il prossimo 11 maggio, giorno del previsto terremoto, a un “Open day” della sismologia. Come ha spiegato Concetta Nostro, l’ INGV aprirà le sue porte a tutti i cittadini romani che potranno discutere con i sismologi, assistere a dimostrazioni didattiche che spiegano come nasce un terremoto e quali effetti ha sul territorio e sulle opere civili, guardare filmati su questi temi, visitare la sala sismica dove si registrano, istante per istante, i terremoti in corso (oltre 30 al giorno in Italia e nel Mondo). L’11 maggio dunque appuntamento con la cultura sismica all’INGV in via di Vigna Murata, 605.Chi non potrà venire in sede, potrà seguire le attività sul Canale YouTube INGVTerremoti o ascoltare gli aggiornamenti sul Canale INGV sul Social Media www.Freerumble.com.