Luigi Bisignani, come riporta in esclusiva il Corriere.it. è stato arrestato. Per  lui l’accusa è di associazione segreta e di favoreggiamento in relazione alla rivelazione di notizie coperte da segreto. Ritenuto un “faccendiere”, fu iscritto alla Loggia P2, venne condannato, nell’ambito del processo Enimont, a tre anni e 4 mesi e, di recente ed è stato coinvolto, di recente, nell’inchiesta Why Not, condotta dall’allora Pm Luigi De Magistris, ora sindaco di Napoli. Per Bisignani sono stati richiesti gli arresti domiciliari. Oltre che per lui, anche per il parlamentare Pdl e magistrato Alfonso Papa. L’ordinanza di custodia cautelare è scattata da parte della Procura di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta loggia P4. L’inchiesta condotta dai pm di Napoli Francesco Curcio e Henry John Woodcock riguarda un presunto sistema servizi segreti paralleli. Sarebbe stata messa in piedi una vera e propria associazione a delinquere che mediante la propria rete informativa gestirebbe informazioni riservate o coperte da segreto. Informazioni relative, ad esempio, ad appalti, nomine, scheletri “negli armadi”di potenti e politici da usare, all’uopo, come arma di ricatto.



L’associazione avrebbe realizzato dei dossier e interferito con le attività di svariati organi costituzionali. Secondo i Pm Bisignani è «soggetto più che inserito in tutti gli ambienti istituzionali e con forti collegamenti con i servizi di sicurezza». 

Il suo campo d’azione andrebbe dalla consulenza strategica in ambiti chiave, come le partecipate statali (Finmeccanica, Enel ed Eni), ai rapporti con i massimi esponenti della politica italiana (ieri Andreotti, Cossiga e Dini, oggi Berlusconi, D’Alema, Gianni Letta, per citarne alcuni), senza farsi mancare “infiltrazioni” nella banche (Geronzi) al Vaticano (Ior).  



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