Un testimone potrebbe inchiodare Cosima Misseri. Secondo questa persona, la donna si sarebbe aggirata in macchina lungo il percorso che avrebbe fatto Sarah poco prima dell’ora del delitto. In questo modo avrebbe poi conferma la testimonianza del fioraio Giovanni Buccolieri che aveva detto anche lui di aver visto l’auto della donna in quel periodo di tempo del 26 agosto scorso. Secondo il fioraio, Cosima Misseri avrebbe anche ordinato in modo perentorio a Sarah di salire in macchina. In seguito l’uomo aveva detto trattarsi di un sogno. A queste novità si aggiunge una importante e forte decisiva intercettazione telefonica, colloqui tra Cosima e il marito Michele Misseri quando questi era già in carcere. Nelle telefonate, la moglie gli chiedeva di prendersi la responsabilità del delitto aggiungendo il movente dello stupro sessuale. Lui inizialmente avrebbe rifiutato per poi acconsentire alla richiesta. Da tempo ormai si sospetta di Cosima Misseri. Il delitto della piccola Sarah, sostengono ormai in molti degli inquirenti, sarebbe avvenuto in casa Misseri. Sarah uccisa dalla cugina Sabrina con Cosima che assisteva alla scena e poi la richiesta a Michele Misseri di far sparire il cadavere. Il movente? Quello sospettato da sempre, la gelosia di Sabrina verso saran per via del ragazzo, Ivano, che piaceva ad entrambe.



A questo va aggiunto il rancore che la famiglia Misseri, per qualche motivo, aveva nei confronti della famiglia Scazzi. Per provare il meccanismo, gli inquirenti si affidano alle indagini dei Ros. Alle 15,25 del 26 agosto il cellulare della donna era nel garage della loro abitazione. La donna si trovava lì quando il marito le telefonava dal pozzo dove aveva gettato il corpo di Sarah. Si sarebbe trovata nel garage per far sparire ogni traccia di quanto era avvenuto.



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