Giovanni Strangio è stato condannato all’ergastolo della Corte d’Assise di Locri. Si tratta di uno degli esecutori e degli organizzatori della strage di Duisburg, in Germania, in cui il 15 agosto del 2007 furono freddati sei giovani considerati affiliati alla cosca dell’ndrangheta dei Pelle-Vottari. Si è pensato che nel ristorante, di proprietà di una delle vittime, si stesse consumando un rito di iniziazione alla mafia calabrese. La strage fu eseguita di fronte al ristorante italiano Da Bruno da esponenti delle ‘ndrine dei Nirta e degli Strangio. Si trattò dell’ultimo episodio della cosiddetta faida di San Luca. Per freddare le vittime furono esplosi una settantina di proiettili. L’agguato scatto per vendicare l’omicidio di Maria Strangio, moglie di Gianluca Nirta e cugina di Giovanni. La donna fu uccisa per errore al posto del marito nel natale 2006. Nell’ambito del processo relativo alla faida tra le cosce dei Pelle-Vottari e dei Nirta Strangio) sono stati condannati all’ergastolo altre sette persone, tra cui Gianluca Nirta, marito di Maria Strangio, morta nel corso della faida. 



Sono stati dati, complessivamente, 8 ergastoli su 9 richiesti: Giovanni Strangio, Gianluca Nirta, Giuseppe e Francesco Nirta, Sebastiano Romeo, Francesco Pelle, Francesco e Sebastiano Vottari; sono stati dati 9 anni a Sonia e Antonio Carabetta e 12 ad Antonio Pelle; Sebastiano Strangio, Luca Liotino e Antonio Rechichi, invece, sono stati assolti. Erano presenti in aula anche i familiari delle vittime, oltre alle telecamere della televisione tedesca.



 

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