Si sono tenuti stamattina a Potenza i funerali di Elisa Claps. Scomparsa – e uccisa – nel 1993, il suo corpo venne ritrovato solamente nel 2010, durante i lavori di restauro del sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza. Il maggior indiziato della sua morte è Danilo Restivo, condannato all’ergastolo proprio pochi giorni fa in Inghilterra dove era accusato di aver ucciso un’altra donna. Restivo verrà sottoposto a giudizio anche in Italia: il processo si terrà con rito abbreviato il prossimo 8 novembre. Ai suoi funerali hanno partecipato circa cinquemila persone. La famiglia, in polemica con la curia locale che secondo loro avrebbe in qualche modo tenuto nascosto dei particolari sulla vicenda di Elisa, ha voluto che la cerimonia funebre si tenesse all’aperto, i piazza, e non in chiesa. Il rito funebre è stato officiato da don Marcello Cozzi, coordinatore di Libera Basilicata, insieme a don Luigi Ciotti. Parole polemiche, nel corso dell’omelia: “Elisa è un fiore reciso che qualcuno ha lasciato marcire in un angolo” e la verità “è stata oggetto di baratto”, ha detto don Marcello Cozzi. “A quelli che hanno depistato la verità – ha aggiunto don Cozzi – dico di togliere il macigno di menzogne che ha coperto il Caino fuggiasco in una Basilicata dove la verità viene lasciata spesso sotto i tetti. Perdonaci, Signore”. Molti gli applausi della folla presente. A Potenza oggi è stato proclamato il lutto cittadino.