A soli quattro mesi di età era stata data in adozione. Adesso, a 47 anni, ha ritrovato la famiglia grazie a Facebook. E’ la storia incredibile di Maria Lucia Zampiero, una donna di Merate in provincia di Lecco, che aveva già ritrovato il suo cognome paterno quando aveva 6 anni. Anche allora, aveva cercato di ritrovare la sua famiglia senza riuscirsi. Adesso, grazie a Facebook c’è riuscita. E aver scoperto che non venne abbandonata, ma fu prelevata dai servizi sociali e data in adozione perché la famiglia aveva subito un tracollo finanziario, le ha ridato la serenità che credeva perduta per sempre. Ha infatti dichiarato che scoprire che padre e madre non l’avevano abbandonata è stato per lei un sollievo enorme. Purtroppo non ha potuto riabbracciare il padre, già morto, come uno die fratelli, finito suicida per via dei guai di famiglia. Ma ha ritrovato la mamma e un altro fratello. Su Facebook la donna aveva cercato le persone che avevano il cognome di famiglia, chiedendo loro di essere aiutata a risalire alle sue origini. “So che mia mamma si chiamava Allegra” aggiungeva. Il giorno dopo questa sua ricerca (i profili con il cognome esatto erano solo tre) e arrivata una risposta come nel più classico dei film hollywoodiani. Era una nipote che le diceva che era la zia che non abbiamo mai smesso di cercare. “Mio padre ha mosso mari e monti senza mai riuscire a rintracciarti e non si è mai rassegnato alla tua perdita finendo con il perdere il lume della ragione” diceva il messaggio. A ispirarla in questa avventura a lieto fine è stato un libro, “Il grimorio di Venezia”, che narra una storia simile alla sua, quella di una bambina convinta che i genitori non l’abbiano abbandonata e che cerca di ritrovarli. Maria, sposata con quattro figli, ha dichiarato: “A 47 anni suonati, mi trovo a vivere una seconda vita e al tempo stesso a intraprendere un viaggio introspettivo alla riscoperta di me stessa, della mia identità , di quello che sono e di quello che sono diventata”. Una storia a lieto fine, dunque, che dimostra che nonostante le critiche, i social network possono avere un utilizzo decisamente positivo.
Per molti che si affacciano su Facebook la prima volta, quello di cercare persone con lo stesso cognome che possano essere posibili parenti perduti nel corso degli anni o apaprtenenti a un ramo mai incontrato della propria famiglia, è infatti l aprima attività.