Poligamia in Italia? Per colpa di un classico errore burocratico, a Treviso si sta assistendo al primo caso più o meno ufficiale di un uomo con due mogli. E’ successo che un senegalese, nel nostro Paese ormai da dieci anni con una delle due sue consorti già immigrata nel nostro paese e l’altra che aveva in Africa, ha deciso di far venire anche la seconda moglie. Caso che sarebbe del tutto illegale, dato che in Italia non è prevista per legge la poligamia, cioè la possibilità di essere sposati contemporaneamente a più donne. Ma il nostro senegalese è riuscito nell’intento. Il motivo?
In Comune il suo primo matrimonio non è mai stato registrato e in Municipio non è mai giunta la documentazione dall’ambasciata senegalese che lo segnalasse. Per il nostro Paese, la seconda moglie arrivata da poco è a tutti gli effetti la prima e unica moglie dell’uomo.
Ma come tutti sanno, le leggi del cuore sono più forti di quelle dei governi. La prima moglie, quella che si trova in Italia da dieci anni, si è così ben integrata con i nostri usi e costumi che quando ha visto arrivare a casa una seconda donna è corsa dritta alla polizia a denunciare l’arrivo della seconda moglie.
Fine dell’esperimento “poligamia tricolore”? Sì, anche se però l’uomo non sarà denunciato per poligamia, come vuole la legge italiana, perché la richiesta di ricongiungimento è incompatibile con il suo stato civile, ma del tutto lecita visto l’errore burocratico. C’è però un dettaglio interessante, come ha spiegato a IlSussidiario.net il professor Bruno Nascimbene, avvocato e professore ordinario di Diritto dell’Unione europea all’Università degli Studi di Milano.
“In Italia è previsto il ricongiungimento con un coniuge soltanto, come cita l’articolo 29 del testo unico, modificato dal pacchetto sicurezza 2009, una norma che vieta che vengano ricongiunti più coniugi. Così vuole anche il diritto comunitario: non c’è obbligo per nessun Stato di riconoscere più mogli, anche se poi ovviamente se uno Stato volesse modificare la norma è libero di farlo”.
Dunque la richiesta di ricongiungimento del senegalese residente a Treviso non è lecita: “Assolutamente no, nonostante il groviglio burocratico del caso e gli errori commessi. C’è però una cosa importante da dire”. Quale? “Se il ricongiungimento con più mogli non è possibile in Italia dal punto di vista legale, è altresì garantito e possibile quello dei figli con il padre”.
Ci spieghi meglio questo passaggio: “Vale per il cittadino straniero quanto vale per un italiano. Se un italiano, regolarmente sposato e con figli, ha un figlio da un’altra donna, diciamo la sua amante, il figlio di secondo letto ha tutti i diritti di essere ricongiunto al padre, che è uno solo, per i figli che ha avuto con la donna sposata e per quello che ha avuto con l’amante”.
Questo perché si tutela sempre il diritto dei minori: “Esattamente. Con questo cosa succede: che il nostro senegalese, qualora avesse avuto figli sia dalla prima moglie che dalla seconda, può chiedere il ricongiungimento con i bambini rimasti in Africa. Ma siccome i bambini hanno anche il dritto di essere educati e di avere un rapporto affettivo con la madre, ecco che essa può venire legalmente in Italia. Riassumendo: seconda moglie con figli, può venire in Italia. Seconda moglie senza figli: non può venire”.
Perciò in un caso del tutto ipotetico, se le due donne accettassero una convivenza, si formerebbe una sorta di famiglia allargata ammessa dalla legge: “Una famiglia allargata sì, ma sempre secondo quanto dispone la nostra legge in materia dal punti di vista dei dritti, dei doveri legali e quant’altro”. Una situazione piuttosto inverosimile, data la giusta gelosia che scatta nelle donne in situazioni del genere…