Papa Ratzinger nella città in cui Lutero studiò e divenne monaco agostiniano. Inedito modo per rivalutare l’amore che il riformatore nutrì per la purezza della Chiesa e per rinnovare a tutti l’invito ad avere cara la sua santità. E’ questo il messaggio che Benedetto XVI invia oggi nella sua terza visita in Germania.



Lutero è un uomo che ha cambiato la storia d’Europa, seguito da milioni di persone convinte del suo credo e scandalizzate dalle miserie della Chiesa di Roma. A lui sono dedicati innumerevoli studi incentrati sui grandi spiriti liberi del momento iniziale della Riforma, ricca del radicalismo e dell’unità di ispirazione di un movimento che avrebbe voluto l’applicazione immediata del Vangelo ai rapporti umani.



Lo scenario geografico e storico in cui emerge la figura di Lutero, figlio devoto della Chiesa, destinato a frantumare l’edificio del cattolicesimo medievale, vede proprio nel momento in cui il nazionalismo stava spezzando le grandi unità politiche del Medioevo la Riforma sopravvenire a distruggere l’unità religiosa. E’ necessario comprendere quest’uomo discusso, osannato e bollato al tempo stesso e  non si procede molto in tal senso se non si ammette fin da principio che Lutero era, innanzi tutto, un uomo religioso.

Tutta la vita di Lutero è ricerca di Dio, di una salvezza che possa raggiungerlo nella profondità di un’anima scossa da un grande senso del peccato, e che probabilmente non ha avuto il conforto di una guida umana adeguata a orientarlo all’abbandono convinto e ragionevole alla misericordia di Dio. Anche l’insistenza di Lutero sul Battesimo, che lo porta in seguito a escludere i voti monastici e a diminuire l’importanza del sacerdozio ministeriale, è tesa a una autenticità di vita cristiana  che non cerchi una salvezza a buon mercato, magari all’ombra di chi comanda.
Ma tutto il passato, tutto il complesso rapporto con la Tradizione viene spazzato via in una presunzione di novità, che voleva essa sola essere garanzia di verità.



Tra il soggettivismo di Lutero e la visione potentemente oggettiva del cattolicesimo c’è un abisso, l’abisso dell’obbedienza, dalla quale si misura la religiosità autentica.
La figura di Lutero, monaco agostiniano, che non trova sulle orme dell’antico maestro la via della pace, resta quella di un uomo inquieto, interprete delle questioni aperte ai suoi tempi, portatore di un accento sul quale molti altri si sono riconosciuti

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