E’ atteso per lunedì il verdetto finale sul caso Meredith, la ragazza inglese assassinata a Perugia e per cui si trovano in galera con una prima condanna la ragazza americana Amanda Knox e l’italiano Raffaele Sollecito, ai tempi fidanzati. Dopo la requisitoria dell’accusa che ha chiesto la conferma della pena all’ergastolo con parole molto dure specialmente per la Knox, oggi ha parlato la difesa che ha cercato di ribaltare il ritratto fatto della ragazza americana. Per l’avvocato difensore Amanda è stata crocifissa dai media, impalata su una pubblica piazza, mentre in realtà è innocente: “Il dolore merita rispetto, ma non a costo di lasciare in carcere due innocenti”. Un clima di velata soddisfazione si è diffuso tra i due giovani accusati di omicidio: lasciando l’aula Sollecito ha infatti salutato Amanda con la frase “See you later”, ci vediamo dopo, una frase beneaugurante. “Ho apprezzato la tenacia” ha dettoLuca Maori, uno dei difensori di Sollecito “dell’avvocato Luciano Ghirga che ha dimostrato l’assoluta inesistenza degli indizi a carico della Knox. Così come noi avevamo fatto con Sollecito”. Tornando alla requisitoria in difesa di Amanda, il suo avvocato ha insistito sulle colpe dei media che sarebbero arrivati a offendere la libertà della persona, “la parte sessuale, la storia medica, il suo credo, i suoi affetti. Chi, se non lei, è stata travolta da uno tsunami mediatico? da un processo esterno assolutamente inopportuno?”. Nella sua arringa il legale ha sottolineato come l’accusa sia illogica: “Alla luce dell’assoluta incapacità della sentenza di raggiungere i limiti di legge per la condanna, dei gravi e gravissimi errori fatti, dell’incertezza in cui tuttora permaniamo, l’unica decisione possibile che può essere presa è l’assoluzione di Amanda Knox”. Per l’avvocato le traccie genetica di dna trovate nell’appartamento e sull’arma del delitto non sono valide: usl coltello ci sono tracce di amido, un uso dunque domestico, invece del sangue delal vittima. Amanda Knox si è sempre dichiarata innocente anche nel primo processo che l’aveva vista condannata: la Corte di Assise di appello dovrebbe entrare in camera per decidere il verdetto questo lunedì come ha detto in aula il presidente della Corte.
C’è molta attesa non solo in Italia, ma anche negli Stati Uniti e Inghlterra, gli altiri Paesi coinvolti in questo caso internazionale. Paesi che hanno spesso criticato l’operato degli inquirenti italiani.