Si chiama Ettore Grasso, è di Milano e ha 26 anni. Un nuovo caso di persona scomparsa, per qualche verso paragonabile al recente caso di Roberto Straccia, il giovane pesarese scomparso e ritrovato cadavere in mare a Bari. Grasso non ha più fatto avere notizie dallo scorso giovedì e stranamente la famiglia ne ha denunciato la scomparsa solo sabato. Il suo ultimo contatto con la famiglia è avvenuto prima di giovedì quando parlando al telefono con la madre le aveva detto che si sarebbe recato a fare un colloquio di lavoro nelle Marche. Il giovane è iscritto all’università de L’Aquila dove risiede anche. Immediate sono partite le ricerche e la vettura del Grasso è stata ritrovata parcheggiata ai margini della strada stalle 16 Adriatica, località Tre Camini di Fermo. Al suo interno, ancora le chiavi inserite nel cruscotto, ma del gioovane nessuna traccia. Ovviamente i sospetti sono diversi, compreso il possibile suicidio. Insospettisce ad esempio che l’ultima telefonata del giovane con la madre sia stata fatta da una cabina telefonica e non con il suo cellulare, quasi che non avesse voluto far rilevare il punto esatto in cui si trovava. Naturalmente le piste battute sono diverse: avrebbe ad esempio potuto incontrare qualcuno con cui intratteneva qualche genere di relazione e che questo incontro si sia tramutato in tragedia. Al momento l’ipotesi più consistente è quella dell’allontanamento volontario, non essendo stata rilevata alcuna traccia di possibili collutazioni, violenze o rapimenti. Le prime ricerche nella zona dove è stata ritrovata la vettura di Ettore Grassi non hanno comunque portato ad alcun riscontro possibile. Come detto la sua vettura è stata ritrovata lungo la strada provinciale parcheggiata e con ancora le chiavi infilate nel cruscotto, come se il giovane avesse avuto intenzione di tornare in breve tempo. Si indaga anche sul suo passato, sui suoi rapporti nella città de L’Aquila dove risiede per capire se qualcuno possa aver avuto interesse a far scomparire lo studente milanese, magari perché a conoscenza di cose che dovevano essere tenute segrete.