Arriva la tassa sulla fortuna, almeno per chi fortunato lo è davvero. Superenalotto, Winf for life, Superstar, Gratta e vinci: insomma i giochi della fortuna che appassionano milioni di italiani adesso verrano tassati. Si tratta di un prelievo calcolato nel 6% di ogni vincita superiore ai 500 euro. Certo, per chi dovesse indovinare il colpaccio milionario un prelievo sopportabile, ma per le vincite di poco superiori ai 500 euro un peso non da poco. E’ solo uno dei tanti balzelli che ogni giorno sembrano spuntare a colorare un 2012 a base di tasse, da quelle sulla prima casa ai rincari su autostrade, luce, gas e quant’altro. Non solo le lotterie istantanee come quelle citate, ma anche le videolotterie subiranno il prelievo, nel loro caso dal 20 gennaio, mentre per Superenalotto e gli altri giochi la tassa è scattata immediatamente il primo gennaio. Infatti il decreto è apparso sulla Gazzetta Ufficiale di Capodanno, a cura dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli. Una tassa che, secondo le stime, dovrebbe portare a un incasso di circa un miliardo di euro. In realtà questo prelievo sulle vincite era già stato deciso dal governo Berlusconi lo scorso agosto che però non aveva definito l’ammontare esatto del prelievo. Adesso la decisione è stata presa: un 6% su ogni vincita che sfora il tetto dei 500 euro. Secondo il direttore dei Monopoli, Raffaele Ferrara, tali vincite non toccano il 90% dei giocatori, dunque non è prevedibile che il numero dei giocatori vada diminuendo. In tutto la Gazzetta ha pubblicato tre decreti, uno per le Lotterie istantanee, uno per il Superenalotto e giochi collegati e uno per le videolotterie. Facendo un esempio di cosa succede dal primo gennaio, si può riportare il recentissimo caso del vincitore del 5+: aveva intascato 638.154,28, ne dovrà lasciare 38.260 allo Stato di tasse. Un altro esempio: il premio garantito da Win for Life, quello delle vincite vitalizie. Un premio cioè da 6mila euro per la durata di vent’anni: adesso il premio sarà di 5.640 euro, cioè 360 euro in meno. Non pagheranno invece questa nuova tassa tutti i vincitori di Lotteria Italia, le scommesse, chi vince al bingo, ai poker e ai casinò online e alle slot machines.
Dunque si tassa la fortuna: se davvero i giocatori abitudinari di queste lotterie continueranno a tentare la fortuna, è tutto da vedere, anche se c’è da credere che il desiderio di vincite clamorose e multimilionarie, specie in questi tempi di crisi, continuerà ad agitare le speranze degli italiani.