Nel corso della cerimonia per la celebrazione della Giornata della Memoria al Quirinale, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è commosso durante il suo intervento ricordando la visita fatta diciotto anni fa ad Auschwitz insieme a Giovanni Spadolini in rappresentanza del Parlamento italiano. Il Capo dello Stato ha poi sottolineato l’importanza del «coronamento dell’omaggio ad Auschwitz con la firma del protocollo tra il ministero dell’Istruzione e l’Unione delle Comunitá ebraiche italiane per fare della nostra scuola ancor più compiutamente una scuola di memoria. Questo impegno rappresenta il miglior antidoto a quei rigurgiti di negazionismo e antisemitismo, di intolleranza e di violenza che il ministro ha denunciato come fenomeni, per quanto marginali, da stroncare sul nascere». Al Quirinale erano presenti anche Renzo Gattegna, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo e il maestro Gabriele Lavia, che ha letto un brano tratto da “Se questo è un uomo” di Primo Levi. C’erano anche il vicepresidente del Senato della Repubblica, Emma Bonino, il ministro della Cooperazione Internazionale e Integrazione, Andrea Riccardi, il vicepresidente della Camera dei Deputati, Rosy Bindi, il giudice della Corte Costituzionale, Sabino Cassese e Silvan Shalom, vice primo ministro dello Stato di Israele. In mattinata, le celebrazioni per il Giorno della Memoria sono state aperte dal presidente del Consiglio Mario Monti, che nel suo messaggio ha spiegato che «durante l’anno appena trascorso l’Italia ha rinnovato la memoria della sua nascita come Stato unitario e nel corso delle celebrazioni è stato dato un giusto e grato rilievo al contributo apportato dalla comunità ebraica e da tanti illustri italiani ad essa appartenenti. Con il nuovo anno ci apprestiamo a celebrare, ancora una volta, il Giorno della Memoria, triste e consolidata ricorrenza del 27 gennaio, che vede la comunità ebraica dolorosamente protagonista nel ricordo della disumana criminalità nazista che ha generato la tragedia della Shoah». L’Italia, ha sottolineato Monti, «ha tratto insegnamento dagli errori e dagli orrori del passato e da questi ha costruito la sua identità sui valori di dignità umana, libertà, democrazia e uguaglianza: gli stessi valori sui quali è nata e si è rafforzata l’Unione europea. Oggi più che mai la storia e la sua memoria chiedono l’impegno ed il coraggio di tutti ad ogni livello».