La violenta scossa di terremoto che è stata avvertita in tutta l’Italia del nord, ma anche fino alla Toscana e all’Adriatico sarebbe di 5.4 gradi della scala Richter. Non ci sono al momento notizie di danni a edifici o persone anche se in molte città è scattato il piano di evacuazione. IlSussidiario.net ha contattato il sismologo dell’Ingv Alessandro Amato che ha spiegato le caratteristiche della scossa avvertita. “Il terremoto è stato di magnitudo 5,4 con epicentro nella provincia di Parma” ci ha detto, “sotto l’Appennino tosco-emiliano. Si è trattato di un terremoto molto profondo, a 61 chilometri, il che è un vantaggio rispetto a un terremoto superficiale per quanto riguarda un eventuale danneggiamento”. Il sismologo ha spiegato che “il risentimento è stato però molto ampio, in tutto il Nord e Centro Italia. Per ora non sappiamo se sono stati registrati danni o feriti, anche se essendo così profondo è più probabile che non ci siano particolari danni, ma ripeto che ancora non abbiamo informazioni”. Secondo l’esperto, i terremoti così profondi sotto l’Appennino sono abbastanza frequenti, anche a circa 70-80 chilometri di profondità, quindi dal punto di vista geologico si tratta di un processo noto. Spesso sono piccoli, altre volte più forti come questo. Abbiamo chiesto al professor Amato se ci sia un collegamento con le scosse avvertite nei giorni scorsi: “Si tratta probabilmente della stesa placca che si sta muovendo  che è attiva da diversi mesi. Ci sono stati diversi terremoti in varie zone intorno alla placca adriatica, ma  questa è una placca più profonda che si immerge appunto sotto l’Appennino, fino sotto la Toscana. Adesso però dobbiamo valutare bene tutti i dati e la situazione generale”. Il sismologo ha concluso dicendo che “non possiamo sapere se ce ne saranno altri nei prossimi giorni, ma si tratta comunque di zone attive dove l’attività sismica è frequente”. La scossa di oggi come quella del 25 gennaio è stata di tipo ondulatorio e si è avvertita fino al Trentino, a Milano si è avvertita solo ai piani alti delle abitazioni. Chiamate ai vigili del fuoco sono arrivate anche dagli abitanti del Friuli Venezia Giulia e si è sentita molto forte anche a Genova.



I vigili del fuoco di Milano dicono di aver ricevuto molte chiamate di socccorso: “Stiamo ricevendo moltissime chiamate di persone spaventate che vogliono essere rassicurate e capire cosa è successo esattamente. Si tratta soprattutto di scuole, di dirigenti scolastici ai quali stiamo dicendo di far evacuare le strutture finché non avremo chiara la situazione di cosa è successo”.

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