La forte scossa di terremoto di oggi pomeriggio avvertita in tutto il nord Italia ha causato molta paura. In particolare a Parma, città che si è trovata ancora una volta vicina all’epicentro proprio come due giorni fa. Un epicentro fortunatamente molto in profondità, oltre sessanta chilometri, cosa che ha permesso di diluire gli effetti della scossa. La magnitudo registrata sui valori della scala Richter ha raggiunto ben 5.4 gradi mentre l’epicentro è stato individuato nel distretto sismico della località di Frignano. IlSussidiario.net ha raggiunto telefonicamente Lorenzo, studente dell’università di Parma, per sapere come siano stati quei lunghi secondi in cui tutto il nord Italia ha tremato, da a Milano a Bolzano e da Livorno a Genova. “Al momento del terremoto mi trovavo nella biblioteca della Facoltà di Medicina e a un certo punto ha cominciato a tremare tutto ma non è successo niente che allarmasse particolarmente”. Secondo Lorenzo infatti la struttura ha retto benissimo e non ci sono stati problemi neanche ad arredamento o suppellettili. “Quindi con calma ci siamo alzati e ci hanno fatto evacuare l’edificio, che ora è chiuso. Fortunatamente non ci sono state scene di panico, quindi tutti i ragazzi ha mantenuto la calma durante tutta la durata della scossa”. Secondo lo studente l’altro giorno, quando è avvenuto il precedente terremoto, la scossa era sembrata più intensa di quella di oggi. Tutto bene dunque, evacuazione senza scene di panico. Intanto l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia fa sapere che ci sono state altre due scosse dopo quella delle 15 e 53 nel giro di pochi minuti. Alle 16 e 23 e alle 16 e 34 infatti sono stati rilevati due eventi sismici rispettivamente di 2.7 gradi e di 3.2, tutti senza conseguenze a livello di danni a edifici o persone. Le autorità stanno comunque ancora procedendo ai rilevamenti nella zona più vicina all’epicentro per capire se ci siano stati possibili crolli. Gli esperti dell’Istituto di geofisica dicono che si possono aspettare altre scosse ancora di potenza simile, dato che ci si trova dentro uno sciame sismico. Si registrano intanto alcuni cornicioni caduti nella città di Carrara e alcune statue crollate a terra nella reggia del comune di Colorno in porvincia di Parma.