La Chiesa ricorda oggi una santa americana, la cui importanza si intreccia non solo con il suo cammino personale di conversione e di testimonianza della fede, ma altresì con una straordinaria opera educativa. Fu infatti Elizabeth Seton, grazie alle circostanze particolari della sua vita, a dar vita a quello che tutt’oggi è l’intero sistema scolastico legato alle parrocchie negli Stati Uniti. Anne Elizabeth Bayley era nata a New York nel 1774, di religione protestante, e andò sposa a soli vent’anni con tale William Magee Seton, esponente di una delle famiglie allora più ricche e influenti della città americana. L’uomo aveva stretti rapporti d’affari con alcune città italiane e la coppia ebbe cinque figli. Ma durante un viaggio di affari proprio in Italia in cui aveva portato anche la moglie, per via di una salute molto debole di cui soffriva da tempo, il marito morì proprio mentre si trovavano in Toscana. La donna, rimasta sola, tornò a New York dai suoi figli non prima di essere rimasta ospite da amici fiorentini. Ai tempi infatti non ci si poteva spostare da un continente all’altro con facilità. Fu qui durante il suo soggiorno fiorentino, che ebbe modo di avvicinarsi alla fede cattolica, rimanendone del tutto affascinata, in particolare dall’eucarestia che come avrebbe testimoniato in seguito era qualcosa di cui aveva sempre sentito il bisogno. Fu così che decise di convertirsi alla fede cattolica, cosa che le costò il totale abbandono da parte dei parenti del marito lasciandola in stato di estrema povertà. Non potendo permettersi di mandare i cinque figli presso alcuna scuola per motivi economici, li educò lei stessa a casa. Nel 1808 ebbe modo di conoscere un missionario francese cattolico che la invitò a trasferirsi nella città di Baltimora, allora il centro del cattolicesimo americano allo scopo di aprire una scuola per l’educazione religiosa delle bambine. Elizabeth fondò allora l’Istituto dlle Sisters of Charity, le Sorelle della carità, una organizzazione costituita dalle prime suore americane che diedero vita in breve all’attuale sistema scolastico parrocchiale americano. Si fece suora lei stessa, ma con una particolarità che le venne concessa su sua richiesta dall’arcivescovo: tenere con sé e continuare a educare i suoi cinque figli. Morì nel 1821 dopo aver compiuto una esperienza di vita straordinariamente completa: sposa, madre, vedova, donna consacrata ed educatrice.



Nelle sue parole, “mi sono offerta sempre e soltanto al volere di Dio”. Il suo motto era: “Dio solo!”. E’ celebrata come madre e protettrice della Chiesa cattolica statunitense. E’ stato il Papa Giovanni Paolo II a canonizzarla nel 1982 durante l’anno internazionale della donna costituito dalle Nazioni Unite.

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