Del santo celebrato oggi dalla Chiesa cattolica, non si sa un granché; conosciamo, in particolare, le sue origini, che risalirebbero alla nobile famiglia dei Boccamajore. Il santo divenne pastore della propria città attorno alla seconda metà del VI secolo. Da San Gregorio Magno ci giunge l’informazione che il vescovo esercitò il proprio ministero pastorale con passione e determinazione tanto che il pontefice lo definì e “vir vitae venerabilis”. L’episodio più noto della sua vita è quello relativo ad un incendio da lui domato grazie alla forza dello Spirito. Si racconta che, quando le fiamme, in città, divennero incontrollabili, lui, pur no riuscendo a muoversi a causa di una grave forma di gotta, decise di farsi trasportare nei pressi della deflagrazione. Si presentò con un Vangelo in mano grazie al quale ottenne che l’incendio si spegnesse e non distruggesse completamene la città. Le sue reliquie furono riposte nella cattedrale di San Ciriaco. In essa viene conservato anche un frammento di un Evangeliario del VI secolo che, secondo la tradizione, sarebbe quello usato dal santo per domare le fiamme.
Oggi la Chiesa cattolica celebra anche San’Adriano di Canterbury. Morto il 9 gennaio del 710, era abate di Nerida, in provincia di Napoli, quando gli fu chiesto dal Papa san Vitaliano di accettare la carica di vescovo di Canterbury; egli, tuttavia, rifiutò, declinando l’invito in favore di Teodoro di Tarso che, dal canto suo, accettò e venne ricordato come uno dei più grandi arcivescovi della sede inglese. Il Papa, tuttavia, acconsentì al rifiuto di Adriano a patto che questi seguisse Teodoro nelle vesti di assistente. Adriano accettò e fu nominato dal nuovo arcivescovo abate del monastero dei Santi Pietro e Paolo, successivamente intitolato a Sant’Agostino. Il monastero, grazie alla guida dei due, divenne uno dei più importanti centri per la formazione dei vescovi delle epoca, contribuendo notevolmente all’affermarsi della cristianità. Vi venivano insegnate materie quali il diritto romano, il greco, il latino, la Sacra Scrittura e la dottrina teologica dei Padri della Chiesa.
Adriano insegnò presso il monastero per quarant’anni. Quando morì a Canterbury, si decise di seppellirlo nel monastero. Nel 1091, quando ci furono dei lavori di ristrutturazione e si rimossero diverse tombe, veni il suo corpo fu ritrovato: era profumato e rimasto incorrotto.