Sarebbe già stato fermato il colpevole dell’omicidio, avvenuto domenica notte, degli anziani coniugi di Montelupone, in provincia di Macerata. Il giovane poco più che ventenne che ora si trova nella caserma dei carabinieri del paesino è, con tutta probabilità, di origini maghrebine ed è fortemente sospettato di essere l’autore della strage. Al momento, però, non è possibile sapere se l’uomo abbia agito da solo o con l’aiuto di complici. Numerose le tracce lasciate dall’assassino che ieri mattina hanno aggredito e ucciso a colpi di coltello Paolo Marconi, 83 anni, e Ada Cerquetti, 73, i due anziani coniugi di Montelupone (Macerata) massacrati nel loro casolare di contrada Fonte Ianni, forse durante un tentativo di rapina finito male. Impronte di scarpe, la traccia di un pneumatico nel cortile e alcune testimonianze dei vicini ricondurrebbero, infatti, al ragazzo fermato oggi. I proprietari dell’abitazione adiacente a quella dei Marconi avrebbero, infatti, detto di aver parlato con un uomo dalla pelle scura che alle quattro del mattino di domenica bussava alla loro porta per avvisarli di aver avvistato dei ladri nei paraggi. I carabinieri del Racis, che hanno continuato i rilievi anche la scorsa e stamattina hanno fatto un nuovo sopralluogo nell’abitazione. I tecnici hanno scandagliato con attenzione il piano superiore della casa, dove c’è stato un principio d’incendio, appiccato dall’assassino forse nel tentativo di cancellare ogni traccia. “Un’efferatezza inaudita, mai vista da queste parti, un’aggressione dalle modalità che mi lasciano perplesso. E un paese sotto choc, il dolore per i familiari di due persone stimatissime, conosciute a apprezzate da tutti” commenta, Giuseppe Ripani, il sindaco di Montelupone, una piccola comunità di tremila abitanti che non ha mai assistito a simili episodi di violenza se non qualche piccolo furto in abitazioni più o meno isolate, come quelle di Paolo e Ada. Il duplice omicidio, per la violenza con cui è stato compiuto, ricorderebbe molto quello dei due anziani Rosetta Sostero e Paolo Burgato uccisi lo scorso agosto a Lignano. L’aggressore ha infierito sui due anziani con decina di coltellate, si apprende da fonti investigative. 



Marconi, affetto da una lieve forma di Alzheimer, è stato trovato riverso vicino alla porta d’ingresso. E’ stato aggredito per primo, sui gradini della porta di casa, e colpito ripetutamente alla schiena. La moglie ha cercato di difendersi ed è stata raggiunta da una serie di coltellate al torace e al collo a piano terra in un locale adibito a legnaia. A ritrovare i corpi, intorno alle 10 del mattino di domenica, era stata una delle due figlie dei coniugi, arrivata nel casolare per accompagnarli alla messa domenicale.

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