La Procura di Milano ha chiuso le indagini a carico del numero uno di Telecom, Marco Tronchetti Provera, accusato di ricettazione nell’ambito del cosiddetto caso “Kroll”. Secondo l’accusa, infatti, all’epoca della battaglia per il controllo di Brasil Telecom vennero copiati alcuni dati dal computer di un dipendente dell’agenzia investigativa Kroll. L’operazione di hackeraggio, avvenuta nel 2004, sarebbe stata messa in atto proprio dagli uomini della Security di Telecom. Una volta depositati gli atti, adesso la Procura ha 20 giorni di tempo per formulare l’eventuale richiesta di rinvio a giudizio di Tronchetti Provera, a cui erano state contestate altre accuse già archiviate. Altre due imputazioni, invece, tra cui quella di associazione a delinquere, sono state stralciate per possibile richiesta di archiviazione. Rimane quindi il reato di ricettazione, per cui la Procura dovrebbe chiedere il rinvio a giudizio. E’ il quotidiano La Repubblica a riportare le dichiarazioni di Roberto Rampioni, avvocato di Tronchetti Provera: “Prendiamo atto con soddisfazione – avrebbe detto – del fatto che pare favorevolmente concluso anche il supplemento delle indagini condotte relative alla cosiddetta “vicenda Telecom” concernenti ipotesi di reato che andavano dall’associazione a delinquere all’hackeraggio nonché alla corruzione internazionale”. Rampioni ha poi aggiunto che, “per quanto riguarda il contestato reato di ricettazione in merito al dvd contenente elementi comprovanti lo spionaggio eseguito dall’agenzia Kroll ai danni di Telecom Italia, che rimane l’unico aperto, siamo convinti di poter dimostrare che anche in questo caso nessun comportamento illegale è stato posto in essere. Non si può non ricordare ad ogni modo che la portata lesiva delle azioni Kroll è stata confermata più volte anche dalla società Marsh&McLellan, allora controllante di Kroll. Marsh&Mclellan comunicò anche, al termine del 2004, la fine di azioni contro il dottor Tronchetti Provera e l’azienda, scusandosi ufficialmente per l’accaduto”. 



Secondo la ricostruzione dell’accusa, i dati in questione furono prelevati dal computer del dipendente dell’agenzia investigativa Kroll nel 2004, all’epoca della battaglia per il controllo di Brasil Telecom. A farlo sarebbero stati, attraverso un’operazione di hackeraggio, gli uomini della Security di Telecom. 

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