Si torna all’ora solare, il che vuol dire che si entra davvero nell’inverno, un inverno che fino a questo momento non ne vuole sapere di arrivare date le temperature ancora alte, non proprio estive, ma certamente primaverili. La notte fra sabato 27 ottobre e domenica 28 infatti si dovranno spostare le lancette indietro di un’ora, il che significherà che il buio, al pomeriggio, arriverà molto più presto di quanto eravamo abituati contribuendo alla sensazione di inverno intorno a noi. D’altro canto proprio nello stesso weekend le previsioni meteo annunciano un brusco peggioramento con temperature in calo, e piogge: insomma arriva veramente l’inverno. L’ora solare, che segue appunto i ritmi del sole e non quelli fittizi imposti per ottenere un risparmio energetico, cioè l’ora legale, durerà fino al 29 marzo 2013: il 30 si sposteranno infatti nuovamente le lancette avanti di un’ora. Il momento esatto per spostare l’ora saranno le tre del mattino: si tornerà a segnare le due del mattino il che vuol dire che si potrà dormire un’ora in più. Naturalmente non è obbligatorio svegliarsi a quell’ora improbabile, meglio farlo prima di andare a dormire e il mattino quando ci sveglieremo ci troveremo già immersi nell’ora solare. Importante però ricordarselo: succede sempre che in molti se ne dimentichino, finendo per trovarsi per strada o a un appuntamento, o anche di perdere il treno o l’aereo perché si è dimenticato di spostare indietro le lancette. Con il ritorno all’ora solare, ci si sveglierà un’ora più tardi e di conseguenza si andrà a dormire un’ora dopo. La conseguenza più visibile sarà il fatto che farà buio prima. A volte si pagano conseguenze anche sul piano fisico per questi spostamenti di orario, succede soprattutto con i bambini in età scolastica: si crea una sorta di effetto jet lag come quando si viaggia in aereo tra fusi orari diversi. E’ consigliato perciò per evitare disturbi del sonno nei bambini abituarli già con qualche giorno di anticipo, anticipando leggermente le attività giornaliere dalla sveglia alla cena. 



Questi i maggiori disagi che a volte possono colpire anche gli adulti con problemi di insonnia che però si risolvono in pochissimo tempo, mentre i nenonati che hanno ritmi e orari tutti loro non soffrono alcuna problematica.

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