«Il disagio che stiamo vivendo è enorme. Alcuni comuni, in particolar modo quello di Alberese da cui le sto parlando, sono rimasti completamente isolati e solamente in queste ore il sottopasso che ci collega con le altre zone sta per essere liberato dall’acqua». Questo il racconto di Adolfo Ghiribelli, cittadino di Alberese, comune in provincia di Grosseto di neanche 1200 abitanti, raggiunto telefonicamente da IlSussidiario.net. Mentre una nuova allerta meteo di livello 2, che riguarda le province di Arezzo, Firenze, Grosseto e Siena, è stata emessa oggi dalla Sala operativa della protezione civile della Toscana, con validità fino alle ore 8 di mercoledì 14 novembre, si contano gli enormi danni che il maltempo ha causato in queste ultime ore. Nel grossetano tre impiegati dell’Enel, tra cui una donna, sono morti dopo essere rimasti intrappolati a bordo dell’auto su cui viaggiavano, coinvolta nel crollo del ponte sull’Albegna, a Marsiliana, nel comune di Manciano, avvenuto nella tarda serata di lunedì. I soccorsi cercano intanto di dare aiuto alle oltre 700 persone che, a causa dell’alluvione, sono costrette a rimanere fuori dalle loro abitazioni. «L’isolamento a cui siamo stati costretti a causa dell’acqua – continua a spiegarci Ghiribelli – non ha permesso a molte persone di raggiungere i familiari rimasti dall’altra parte del sottopasso, ma molti danni sono stati registrati anche nel settore zootecnico: in questa zona, infatti, ci sono grandi allevamenti ma il maltempo ha impedito il ritiro del latte, con la conseguenza che adesso gli animali rischiano di ammalarsi. Questo ha addirittura spinto un agricoltore a armarsi dei propri mezzi per tentare faticosamente di liberare dall’acqua il sottopassaggio». Il comune di Alberese, da cui Ghiribelli ci sta parlando, è sostanzialmente collegato alle altre zone attraverso due sottopassi: «In quello di Rispescia ci sono adesso circa 1000-1500 metri cubi di acqua, mentre in quello di Alberese circa 3000. Si rende quindi conto del disagio che stiamo vivendo. Tutta la popolazione è poi molto arrabbiata perché, al momento della realizzazione di entrambi i sottopassi, in più occasioni aveva fatto presente che in una zona del genere non potevano essere costruiti, ma evidentemente nessuno ha voluto darci ascolto».
Ghiribelli ci spiega infatti che non è la prima volta che la cittadinanza deve fare i conti con tali disagi: «Tutte le volte che le precipitazioni si fanno consistenti, il comune di Alberese puntualmente rimane isolato: proprio per questo abbiamo presentato un esposto alle autorità competenti, ma purtroppo la situazione permane e questo ci preoccupa molto». Nel sottopasso Sud che porta ad Alberese, quello su cui passa anche la ferrovia, «l’acqua arrivava fin sopra ai binari. Era completamente allagato, quindi la gente non ha potuto far altro che tentare di attraversare i binari. Poi, fortunatamente, è stato deciso di bloccare anche il transito dei treni quindi i rischi sono diminuiti, ma è chiaro che non si può continuare così». Il vero problema, continua a raccontarci Ghiribelli, è che le turbine predisposte per rimuovere l’acqua dai sottopassi «non hanno funzionato. E non è la prima volta che succede. Da poco sono quindi arrivati altri soccorsi da fuori con macchine più potenti con cui hanno cominciato a togliere l’acqua, però la preoccupazione rimane perché tutte le volte che la pioggia si fa forte ci ritroviamo sempre in queste condizioni». E se nessun abitante del piccolo comune in provincia di Grosseto si è ritrovato in pericolo durante questa occasione, ci spiega, «è solo perché hanno finalmente riparato il segnale che, all’esterno del sottopasso, indica la presenza dell’acqua. In passato, invece, diversi cittadini hanno rischiato molto proprio perché tale segnale non funzionava».
(Claudio Perlini)