Natale tempo di regali, pranzi e… preoccupazioni. Finanziarie, si intende. Ad un mese dalla ricorrenza più attesa dell’anno, gli italiani di dicono “preoccupati” per la crisi che, per 7 su 10, inciderà pesantemente sulla possibilità di festeggiare in Serenità il Natale. I dati forniti da un’indagine Confcommercio-Format dicono anche che è in aumento, dall’11,8% del 2011 al 13,7%, la quota di chi non farà per regali sebbene l’86,3% degli intervistati continuerà la buona tradizione di sempre comprando doni. Fra le persone a cui verrà rivolto un pensiero, al primo posto, ci sono i familiari con il 50,2% e ben prima di amici e colleghi, il 41,4% degli interpellati dice, a sorpresa, che comprerà un regalo a se stesso. Non sono questi, però, gli unici dati forniti in vista del Natale 2012. Coldiretti, sulla base dell’indagine “Xmas Survey 2012” di Deloitte, ha fatto sapere che ogni famiglia spenderà 197 euro per prodotti che andranno sulle tavole natalizie e dei cenoni. Una voce, quella degli alimentari, che sfida la crisi registrando un aumento del 2,1% e che sembra essere l’unica in grado di non temere le ristrettezze economiche. Dunque, gli italiani come ormai è tradizione non rinunciano ai piaceri della buon tavola e a deliziare con gustosi manicaretti preparati in casa, parenti e amici, ma secondo Coldiretti, hanno invertito la tendenza. Secondo l’associazione, infatti, sulle tavole degli italiani verranno portati cibi e prodotti Made in Italy, preferibilmente “local”, provenienti cioè dal territorio. A farne le spese, costosi prodotti non di casa nostra come lo champagne che vede un crollo nelle preferenze di ben il 24%. -12% per il caviale, le ostriche, il salmone o la frutta esotica. Coldiretti registra invece “una fortissima attrazione verso la riscoperta del legame con i prodotti del territorio che si esprime sempre di più attraverso la preparazione delle ricette del passato che nonostante i profondi cambiamenti negli stili di vita rimangono fortemente radicati nella popolazione”. Da un sondaggio Coldiretti/Swg emerge che ben il 44 per cento degli italiani preferisce acquistare prodotti locali e lo fa soprattutto perché ha un valore anche economico, ben il 35 per cento degli italiani infatti è convinto che acquistando prodotti locali si crei ricchezza locale. Non solo attenzione per il cibo a tavola ma anche per quanto riguarda le vacanze che, da quest’anno, per molti italiani saranno in chiave eno-gastronomica. Secondo l’indagine Coldiretti/Censis oltre il 24% degli italiani si interessa alle vacanze di questo tipo.



 Un fenomeno favorito anche dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti tipici locali durante le feste con sagre e mercatini che si moltiplicano nelle città e nei luoghi turistici. Tredicesime in calo, per via di tasse mutui: è questo il risultato di un rapporto dell’Adusbef secondo cui si accentua il calo (0,5 miliardi di euro in meno, pari a -1,4% sul 2011) del monte gratifiche 2012 che scende quest’anno a 34,5 mld: il 90,7% della tredicesima (31,3 mld) sarà mangiato da Imu, tasse, mutui e bolli.

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