Cecilia Beretta era scomparsa da casa lo scorso 15 ottobre. Della ragazza di 25 anni infatti non si era saputo più niente da quando era tornata da una serata passata con amici al suo appartamento che condivideva con un’altra studentessa di Pavia: aveva lasciato ben tre messaggi di addio, ma a casa aveva anche lasciato cellulare, documenti e tessera bancomat. In uno di questi messaggi aveva scritto che voleva fuggire e lasciare addirittura l’Europa. Ma la modalità e anche le ragioni della fuga erano apparse sin da subito sconclusionate. Adesso il ritrovamento del corpo nel fiume Po, morta da tempo e, pare, con un foro di proiettile in testa. Il cadavere è stato ritrovato sabato mattina all’altezza di Pieve Porto Morone: il padre della giovane ne ha riconosciuto il corpo. Una operazione resa difficile da lungo periodo passato nelle acque del fiume, il riconoscimento è stato possibile grazie a un neo sul polso. A trovare il corpo un pescatore che aveva visto qualcosa galleggiare nelle acque e aveva avvertito i carabinieri. Cecilia era completamente nuda, altro particolare misterioso di una vicenda del tutto oscura. Non ci sarebbero infatti tracce di violenza sul corpo ma si attendono i risultati di una autopsia dettagliata. Dicevamo dei biglietti lasciati dalla ragazza la notte della sua scomparsa. Uno di questi diceva così: “Famiglia del mondo, vi voglio un bene enorme e non vi dimenticherò mai. Perdonatemi, ma questo non è il posto che fa per me, qui in Europa intendo. La vostra per sempre Ceci”. Nel corso di questo lungo periodo la ragazza era stata segnalata a Milano e anche in Croazia, segnalazioni che però non era stato possibile appurare. I genitori non hanno mai creduto all’ipotesi della fuga volontaria: gli inquirenti vagliano anche la pista del possibile suicidio, potrebbe essersi gettata da un ponte. Ma il foro di proiettile sulla testa fa invece pensare a un omicidio vero e proprio, anche se è mistero totale di chi possa essere stato. I genitori e le amiche hanno escluso frequentazioni poco pulite da parte di Cecilia, ma potrebbe essersi fidata di qualcuno che poi per motivi ancora tutti da chiarire ha pensato di ucciderla.
In uno dei messaggi che aveva lasciato nel suo appartamento, Cecilia diceva anche di aver conosciuto una persoan in treno. Si recava infatti dalal sua abitazioen di Abbiategrasso a pavia dove studiava all’università. Chi sia questa persona, purtroppo nessuno lo sa.