Maurizio Costanzo Show, uno dei programmi più popolari della storia della televisione italiana, qualche anno fa. La puntata è dedicata al tempo e fra gli ospiti in sala c’è anche un maya, invitato per parlare delle conoscenze del suo popolo al proposito. Cè anche Susanna Schimperna, giornalista e scrittrice, grande esperta di astrologia e appassionata di misteri. Quella sera che, dopo la trasmissione, il maya le dirà la data esatta della fine del mondo. Antiche profezie, libri misteriosi, personaggi che prevedevano il futuro: come fosse in un racconto di Dan Brown, Susanna Schimperna ha parlato con ilsussidiario.net per rivelarci i segreti dei maya. Ma anche per dirci che in fondo dovremmo pensare di più alle tante cose belle che questo mondo ci ha dato e meno alla sua fine: “Sembra che la gente preferisca vederlo finire, quasi come vendetta personale contro tutte le cose che vanno male. Se ci guardiamo intorno vediamo tutti contro tutti in preda a un’ansia di distruzione. Invece dei maya siamo noi che vogliamo la fine del mondo e questo non è una cosa bella”.
Lei ha conosciuto personalmente un maya che le ha detto delle cose interessanti. Ci ricorda come è andata? Eravamo a una puntata del Maurizio Costanzo Show e il tema era quello del tempo. Tra gli ospiti c’era questo maya che era allibito delle cose che sapevamo sulla profezia del suo popolo.
Quella della fine del mondo? Esatto, se ne parla infatti ormai da anni. Durante la trasmissione ricordo che era piuttosto polemico, smentiva tutto o quasi quello che dicevamo. Invece dopo ci fermammo a parlare a lungo. Fu allora che ci trovammo concordi su molti passaggi della profezia: quello che mi diceva era concorde con gli studi che avevo fatto e con alcuni dei libri che avevo letto al proposito. Alla fine mi disse che la data che avevo individuato per l’avverarsio della profezia era quella giusta.
Il 21 dicembre 2012? No, il giorno dopo. La data esatta secondo la profezia è infatti il 22 dicembre 2012.
Ci faccia capire come è arrivata a questa data. Intanto perché tutti parlano del 21 dicembre? Non saprei, secondo me è stato frainteso quanto è il risultato degli studi.
Studi che sarebbero? Tra le cose su cui trovammo d’accordo c’erano gli studi dello scienziato Maurice Cotterell che aveva studiato a fondo i maya. Aveva fatto calcoli e comparazioni complicatissime: i suoi studi sul calendario maya trovarono conferma da parte del maya che avevo conosciuto quella sera.
Il famoso calendario maya. Che in realtà erano due. Erano due versioni, la prima ereditata dal popolo degli olmechi che era vissuto prima di loro e da cui ereditarono molte delle loro conoscenze. Si chiamava tzolkin e aveva un ciclo che si ripete di 260 giorni. Poi c’era l’altro calendario, detto l’anno vago, che guarda caso era composto di 365 giorni proprio come il nostro.
Come mai due calendari? Servivano per stabilire i giorni fausti e infausti e per altre cose ad esempio gli oroscopi. lI calendario tzolkin era a sua volta diviso in 13 unità con la funzione dei nostri mesi, ma di venti giorni l’uno. Tutte le unità erano assegnate a un dio: ritenevano che il tempo ciclico fosse trasportato da corrieri fausti e infausti. Con le loro cerimonie compresi gli orrendi sacrifici umani che facevano pensavano di poter convincere i corrieri fausti di venire a trasportare il tempo e tenere lontani i corrieri infausti. Erano ossessionati dallo scorrere del tempo.
Per cui come si arriva al calcolo del 22 dicembre 2012? C’è da dire una cosa, per quanto tutte queste cose sembrino pura superstizione, che i maya avevano delle conoscenze soprattutto astrologiche incredibili. Conoscevano benissimo le macchie solari che è un passaggio importante per arrivare alla famosa data. Avevano calcolato perfettamente le macchie solari e i loro cicli, addirittura, cosa che naturalmente è tutta da verificare, che le macchie solari interverrebbero sulla terra attraverso il campo magnetico e altri aspetti. Queste macchie solari sarebbero intervenute sulla fertilità e sulla civiltà e da lì magicamente – dico così perché è difficile difficile trovare un collegamento tra fertilità e civiltà – conoscere lo sviluppo e il declino delle civiltà stesse.
Il maya con cui lei discuteva era d’accordo su questi calcoli? Assolutamente, per lui queste cose erano indiscutibili.
La domanda allora è: perché questa fine del mondo? Perché i calcoli da loro fatti sui cicli delle macchie solari producono la data del 22 dicembre 2012. I loro calcoli corrispondo a questa data. Come poi è venuto fuori il 21 non si sa. La verifica dei loro calcoli è stata possibile grazie al cosiddetto Codice di Dresda, un libro dove un sacerdote spagnolo della fine del 600 aveva raccolto quanto era scampato alle distruzioni fatte dagli spagnoli in Messico.
Un libro che arrivò alla biblioteca di Dresda a metà del settecento, giusto?
Sì acquistato da una persona rimasta sconosciuta che viveva a Vienna. Quel sacerdote fu il primo a studiare la storia degli olmechi, dei toltechi e poi dei maya. Lui personalmente sosteneva che gli olmechi erano la popolazione scampata al disastro di Altantide. Sta di fatto che pur non avendo telescopi o altro avevano una conoscenza straordinaria dell’astrologia, conoscenze che oggi appaiono inspiegabili vista la loro tecnica.
Ad esempio? Conoscevano i moti dei pianeti, avevano calcolato precisamente tutta la durata dell’anno, studiato a fondo Venere, il cui anno dura in media 260 giorni, uno dei numeri sacri per i maya, sapevano quando le Pleiadi annunciavano l’alba. Da quel Codice si può infine ricavare un numero particolare che è l’inizio esatto dell’era attuale calcolato dalla loro data dell’inizio del mondo che è anche simile a quella della Bibbia, cioè il 3000 e qualcosa avanti Cristo. Una coincidenza alquanto interessante.
E da questi calcoli si ottiene la data del 22 dicembre 2012? Sì, calcolando un punto nodale nel ciclo delle macchie del sole.
Viene da chiedersi visto che i maya sapevano fare questi calcoli se non hanno previsto altri avvenimenti. Infatti hanno previsto la loro stessa fine. Evidentemente non sono stati in grado nonostante tutto di influenzare abbastanza bene i famosi corrieri fausti…
Si sa in che modo pensavano dovesse finire il mondo? No questo non lo hanno mai detto.
Il suo parere personale, alla fine, qual è? Non ci do molto peso. La storia dell’uomo è piena di profezie e di messaggi che prevedono il futuro, ma quali si sono realizzati? Non si diceva che il mondo dovesse finire nel 2000? Vogliamo parlare della profezia di Rasputin che dice che nel 2013 in Russia sarà restaurata la monarchia? Penso che i maya avessero delle grandissime conoscenze, così come altri popoli ad esempio in India con il caso delle antiche scritture Veda che forniscono informazioni incredibili. Credo che probabilmente c’era una sapienza antica che si è persa nel corso dei secoli. Ma invece della fine del mondo preferisco pensare alle cose belle che ci hanno dato persone come Leonardo Da Vinci o Beethoven. Il mondo è pieno di bellezza e mi spaventa di più pensare a come ci trattiamo tra di noi oggi, quasi desiderando che la fine del mondo ci sia davvero.
(Paolo Vites)