Oggi la Chiesa cattolica celebra Santa Brigida d’Irlanda. Fu madre badessa del suo convento e considerata, assieme a San Patrizio, la più grande evangelizzatrice del Paese. Le uniche testimonianze relative alla sua vita ci provengono da Cogitosus, monaco di Kiladre che scrisse Vita Brigidae intorno al 650. La Santa, nata a Faughart, nel 451 e morta a Kildare, il primo febbraio del 525, era figlia di Dubhthach, un capo pagano di Leinster, una delle quattro provincie irlandesi, e di Brocca, una schiava cristiana pitta, proveniente da una tribù dell’odierna scozia. Si narra che Brocca venne battezzata proprio da San Patrizio e che nacque in Portogallo, dove fu rapita dai pirati e venduta come schiva. La piccola Brigida aveva solo 6 anni quando, dopo aver udito una predicazione di San Patrizio, si convertì al cristianesimo.



Divenne fin da subito famosa per la sua generosità. Non vi era povero a cui disdegnasse l’elemosina, tanto da giungere a far infuriare il padre che pensava fosse eccessiva. Un giorno arrivò a regalare la spada di Dubhtnach ad un lebbroso, che capì a quel punto che era destinata alla vita monacale. Il padre decise di destinarla ad un monastero. Brigida ricevette il velo dal vescovo San Mel e prese i voti, consacrandosi interamente a Cristo. Fondò svariati monasteri, tra cui l’Abbazia di Kildare, nel 470, di cui divenne badessa, pur essendo un monastero maschile e femminile. Ma all’epoca non era cosa inconsueta che una donna dalle qualità superiori potesse assurgere ad un tale ruolo. Sotto la sua guida, divenne una delle istituzioni religiose più importanti del Paese, famosa in tutta l’Europa cristiana. Tra i miracoli più famosi a lei attribuiti, vi è quello della birra: nel Breviario di Aberdeen si racconta che «spillò birra da un solo barile per diciotto chiese, in quantità tale che bastò dal Giovedì Santo alla fine del tempo pasquale». Così come Gesù nel caso delle nozze di Cahana, il suo miracolo costituiva un atto finalizzato all’andare incontro alle concrete esigenze umane. Quando si spense, fu seppellita davanti l’altare maggiore della chiesa della sua abbazia.



 In seguito, le sue spoglie furono tralsate a Downpatrick, perché riposassero assieme quelle di san Patrizio e san Columba di Iona, gli altri due patroni d’Irlanda. Il suo cranio, invece, fu portato a Igreja de Sao Joao Baptista (Lumiar) a Lisbona, in Portogallo, da tre nobili irlandesi.

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