Oggi la Chiesa cattolica celebra i Sette Santi Fondatori. Si tratta dei padri che diedero origine all’Ordine dei Servi di Maria (OSM). Era il 1233 e Firenze era devastata da guerre intestine, quando sette laici decisero di associarsi cristianamente. Si trattava di mercanti che facevano parte di una compagnia laica di devoti alla Madonna, la Societas Sanctae Mariae. Divenuti amici, nel segno fraterno della devozione a Maria e della messa in pratica dei più nobili ideali cristiani, come il servizio ai poveri, decisero di ritirarsi in una casetta fuori da Firenze per vivere nella preghiera, nella contemplazione e nella penitenza. Abbandonarono le loro famiglie e la loro attività commerciali, distribuendo i propri beni ai poveri. Tuttavia, la fama delle loro virtù attirava numerosi curiosi e visitatori che impedivano loro di dedicarsi come avrebbero voluto all’esercizio della meditazione. Si ritirarono, allora, sul Montesenario, a 18 chilometri da Firenze, dove costruirono un piccolo oratorio dedicato a Maria. Benché vivevano in solitudine, continuarono a ospitare pellegrini o persone che chiedevano loro conforto spirituale. Nel frattempo, la loro nomea di santità si ampliava, tanto che sempre più persone chiedevano di entrare a far parte della loro comitiva. Decisero, ad un certo punto, di costituire un Ordine dedicato alla Madonna, di cui si definivano servi. Fondarono, appunto, l’Ordine dei Servi di Maria, assumendo la regola di Sant’Agostino. I loro nomi erano: San Bonfiglio. Fu la guida del gruppo e Priore della neonata comunità; San Bonagiunta. Anch’egli ricoprì la carica di Priore. Viene ricordato per la sua intransigenza verso se stesso e per la mitezza nei confronti degli altri; San Manetto. Fu anch’egli Piore. Dalle grandi doti organizzative, gli si attribuisce l’edificazione di alcune comunità in Francia; Sant’Amadio. E’ ricordato per la sua grande carità. Si racconta che alla sua morte, i compagni videro salire dal suo corpo una fiamma verso il cielo, segno, per l’appunto, del suo amore verso Dio.
San Sostegno e Sant’Uguccione. La tradizione racconta la loro grande amicizia, tanto che vengono raffigurati, in genere, insieme. E morirono lo stesso giorno, il 3 maggio 1282; Sant’Alessio.Fino al giorno della sua morte (e morì molto tardi, si dice a 110 anni, il 17 febbraio 1310), andò di casa in casa per chiedere la questa. Ci teneva, in particolare, a sostenere i giovani monaci mandati a studiare alla Sorbona.