J-Ax si finge Capo dello Stato in un divertente video dove l’ex Articolo 31 riprende la polemica sul presunto plagio della sua canzone Gente che spera per il nuovo inno del Pdl. Ieri infatti il noto rapper aveva promesso di denunciare Silvio Berlusconi. Oggi invece ci ripensa, evidentemente dopo analisi approfondite dei due brani musicali e annuncia che non si tratta di un vero e proprio plagio. L’inno del partito dell’ex premier è stato scritto in gran parte dall’onorevole Rosaria Rossi. La canzone di J-Ax risale invece a ben dieci anni fa. Le analogie vengono dunque smentite dallo stesso autore del brano che nel video messaggio alla nazione che ha ironicamente postato oggi si presenta in elegante abito giacca e cravatta appunto degno di un Capo dello Stato con tanto di bandiera tricolore alle sue spalle, ma con il suo classico berettino da rapper in testa. Dice J-Ax che non si può parlare di un vero plagio perché gli autori non sarebbero riusciti a a esprimere con efficacia il suo concetto. “Gente che spera” aggiunge, è uno slogan che gli appartiene, è collaudato da oltre dieci anni ed è anche “tatuato sulla pelle di tutti i miei fan, è scritto sugli zaini di tutti i ragazzi ai quali è stato rubato il futuro dalla politica e dai partiti che così male l’hanno interpretato”. Basta polemiche dunque nonostante la minaccia di una denuncia. Anzi, J-Ax dice di essersi in fondo divertito e che i messaggi dei suoi fan su Twitter dimostrano che essi non si prendono sul serio. Colpo da maestro nel finale del video: mano sul cuore, inno di Mameli e lacrime. Vere? No, non proprio: come ha detto lui stesso, si è proprio divertito, e si vede. in realtà, più che di plagio di una canzone, si era parlato di plagio di uno slogan, quello che dice appunto “gente che spera”. “Noi siamo il Popolo della libertà, gente che spera, che lotta e che crede nel sogno della libertà” dice infatti il nuovo inno politico,. Nella sua canzone J-Ax diceva invece “Gente che spera, sognando qualcosa di più… Noi gente che passa e che va… Noi gente che passa e che va cercando la felicita’”. La polemica si chiude dunque con il video messaggio alla nazione del presidente J-Ax: “Mi e’ giunta voce, tramite i miei follower su twitter, che il nuovo inno del Pdl si sarebbe appropriato di un importante concetto che cosi’ bene ho espresso nella mia canzone ‘Gente che spera’. A una prima lettura, mi pare che gli autori dell’inno non siano riusciti ad esprimersi con altrettanta efficacia, e che non si possa parlare di un vero plagio. Tuttavia sappiate che lo slogan ‘Gente che spera’ mi appartiene”.