Io sono di lì: sono di quella terra che va sotto il nome di Monferrato, tra le colline di Asti e Alessandria. Il mio paese si chiama Masio e confina con Rocchetta Tanaro, dove il grande Giacomo Bologna rilanciò la Barbera, il vino dei miei nonni e poi di mio padre, i quali ne coltivarono le uve per tutta la vita. Ed è diventato anche il mio. Che dire? Ho scoperto il senso della libertà amando la campagna, i suoi odori, come le fienagioni che ricordava Pavese o “la vigna ben lavorata che è un miele dell’anima”.
In questo periodo, quando le temperature invernali si attenuavano, mio papà mi portava con sè dal Cichin, che era un vignaiolo dei Mogliotti, frazione di Rocchetta Tanaro e lì si sceglieva il vino, che poi portavamo in casa in damigiana. Oggi, che assaggio svariati vini di tutta Italia e non solo, sento la nostalgia per quella damigiana che si imbottigliava di sabato, con la luna di marzo, nella cantina del condominio al quartiere Feltre di Milano.
Be’ se è vero che la vita è il sogno della giovinezza o che “un solo documento ci interessa e risulta nuovo: ciò che sapevamo fin da bambini” (Cesare Pavese), io sono orgoglioso, da sei anni a questa parte, di mostrare il mio territorio in un festival unico, fra paesi e castelli, assaggi e vini.
È ciò che accadrà nei primi due weekend di marzo, con Golosaria tra i Castelli del Monferrato, un programma articolato, dove ogni anno arrivano decine di migliaia di persone seguendo le suggestioni che ho riportato sul sito www.golosaria.it. Si fa festa nel castello di Camino (il più bello di tutto il Piemonte) ma anche in quello reale di Oviglio, mentre il vino si assaggia ancora a Rosignano, nel castello di Uviglie, a San Giorgio Monferrato, a Gabiano e nel castello di Razzano. E poi i paesi interi in festa: Mirabello con “La domenica del villaggio”, Fubine, Felizzano, Quattordio, Cerrina, Serralunga di Crea, Ponzano, Lu, e la clamorosa adunata di Vignale Monferrato (è il paese in cui hanno casa Giovanni Storti, Bettega e altri personaggi celebri), dove si raduneranno circa 40 comuni italiani che hanno adottato la De.Co.



Faranno assaggiare le loro specialità. Ma il clou sarà nel maestoso castello di Casale Monferrato con i magnifici produttori di cose buone del Golosario che arrivano da tutta Italia. Per vivere Golosaria, ossia quel senso di libertà che provavo fin da bambino, si prenota nelle aziende agrituristiche, negli alberghi di campagna, e poi si studia il proprio itinerario.
Il weekend successivo, ad Asti, apre la magica Fiera dei Vini della Luna di Marzo, che è come il viaggio con mio papà e poi la festa a Montemagno, il paese della mia amica Cilla, a Grana, a Montiglio, fino a Grazzano Badoglio dove riposa il marchese Aleramo, che nel 961, con una mitica cavalcata circuì questo territorio che ha segnato la storia dell’Alto Medioevo. Fate girare il mio invito, vi aspetto in tanti: il Monferrato come sarà in questi giorni, non lo avete mai visto. Consultate il sito www.golosaria.it o rimanete aggiornati cliccando MI PIACE sulla pagina di facebook dedicata.



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