L’Allegra, imbarcazione da turismo della compagnia Costa, la stessa del Concordia naufragato vicino all’isola del Giglio, è stata raggiunta da un peschereccio francese. La nave ha così potuto rimorchiare la grande imbarcazione verso l’isola più vicina, quella di Desroches nelle vicinanze dell’arcipelago delle Seychelles. Anche due rimorchiatori partiti dalle Seychelles si stanno avvicinando alla nave per aiutare nelle operazioni di traino. L’Allegra era rimasta vittima di un incidente nella giornata di ieri: un incendio scoppiato in sala macchine, immediatamente domato, ma che ha lasciato l’imbarcazione senza motori e dunque impossibilitata a navigare. Si era infatti spinta alla deriva. A bordo anche un black out che ha lasciato i passeggeri al buio. Un po’ di paura, ma tutti i passeggeri stanno bene come conferma il consolato italiano alle isole Seychelles. In zona sono giunti anche un aereo e un elicottero che hanno potuto confermare che l’Allegra non ha problemi di galleggiamento: si temeva infatti un possibile naufragio. A bordo dell’Allegra si trovano 1049 persone: 636 sono i passeggeri di cui circa un centinaio gli italiani: 413 sono i membri dell’equipaggio. Sulla nave si trovano anche undici soldati del reggimento San Marco, imbarcati per protezione in quanto la rotta seguita dalla Allegra è quella dove spesso si trovano imbarcazioni pirata che attaccano le navi. Secondo Costa Crociere, l’incendio scoppiato nella sala motori non è dovuto a un atto di dolo: questo almeno il commento ufficiale prima che si facciano indagini approfondite. A comandare la nave è Nicolò Alba. L’episodio ha riprotato ovviamente alla mente quanto accaduto poco più di un mese fa quando un’altra nave della compagnia Costa, che imbarcava oltre il doppio dei passeggeri dell’Allegra, aveva fatto un tragico naufragio vicino all’isola del Giglio causando oltre trenta morti. I paseggeri a bordo dell’Allegra avranno certamente vissuto con inquietudine quanto accaduto a loro: una sorta di maledizione delle navi della comapgnia Costa? Ovviamente no, ma due incidenti nel giro di poco più di un mese destano preoccupazioni per quanti viaggianoo in mare.