Giovanni Antonio Rasero, condannato in primo grado a 26 anni è stato assolto e scagionato da ogni accusa di aver ucciso il bambino di otto mesi figlio della sua compagna. Il giovane, di 32 anni, era infatti stato ritenuto colpevole di aver ucciso il figlio di Katerina Mathas, la donna con cui conviveva. Oggi la Corte di Assise di Genova ha invece ribaltato la situazione: Rasero è stato infatti giudicato innocente per non aver commesso il fatto. E’ stato immediatamente scarcerato. Per lui la Procura invece aveva chiesto la pena dell’ergastolo. Soddisfazione ovviamente da parte del Rasero che ancora stamattina davanti ai giudici si era proclamato innocente (“Sono innocente, non avrei mai potuto uccidere un bambino, con o senza cocaina. Avrò commesso molti errori, avrò sbagliato nell’approccio alla cocaina, ma sono innocente. Lo ripeto per l’ennesima volta”) e da parte degli avvocati difensori che hanno dichiarato che è stata fatta giustizia. A volte in Italia la giustizia funziona, ha commentato l’avvocato difensore Vernazza. Soddisfazione da parte della madre del Rasero e dei parenti più stretti che erano presenti in tribunale, la fine di un incubo hanno commentato dopo la sentenza. Sbrigate le formalità al carcere di Marassi dove era rinchiuso, l’uomo, che svolgeva attività di broker fino a prima di essere coivolto nel caso, sarà libero già in serata di tornare alla sua vita e alla sua abitazione. Allibita si è invece dichiarata la madre del bambino ucciso, Katerina Mathas, che risulta comunque indagata a piede libero per la morte del bambino. Su di lei l’accusa di abbandono di minore con conseguente morte del minore stesso. La donna è in attesa della chiusura dell’indagine e della richiesta di rinvio a giudizio. La procura di Genova invece fa sapere che dopo aver letto le motivazioni della sentenza valuterà cosa fare, se ricorrere cioè in appello. Rasero era sospettato di aver ucciso il piccolo nel monolocale dove la coppia viveva a Genova Nervi sotto l’influenza della cocaina. Lui si era sempre difeso dicendo che neanche in quello stato avrebbe mai potuto uccidere un bambino. Il delitto al momento rimane senza colpevole.
L’episodio era accaduto il 15 marzo 2010. Un caso che sconvolse la città per la brutalità dell’episodio: la coppia venne sopsettata di aver fatto morire il neonato perché in preda ad allucinazioni prodotte dalla droga, ma nessuna verità è stata fino ad oggi appurata.