Dopo una breve tregua, tra venerdì e sabato è previsto un peggioramento delle condizioni meteo a causa di un’intensa perturbazione che in quei giorni investirà l’Italia. Una nuova ondata di aria gelida arriverà dalla Siberia, insieme alla bufera di neve, chiamata “blizzard”, in arrivo invece dai paesi Baltici. Come è spiegato sul sito meteogiuliacci.it, con blizzard «si definisce una particolare condizione atmosferica per cui nell’aria è presente una grande quantità di neve, tale da limitare la visibilità al di sotto di 400 metri: la neve però non deve necessariamente arrivare dalle nuvole in cielo, ma può bensì provenire dal terreno, sollevata da intensi venti. Altra condizione fondamentale perché si possa parlare di blizzard, oltre alla presenza di neve e alla scarsa visibilità, è difatti che soffino venti ad almeno 56 chilometri orari. Quindi, si legge su meteogiuliacci.it, «nelle prossime ore è probabile che, con la prepotente irruzione dell’aria gelida in Valpadana, in alcune città del Nord a tratti si assista a vere e proprie bufere di neve, con la visibilità oscurata dalla fitta presenza dei fiocchi (provenienti sia dal cielo che dal suolo innevato) e venti forti a oltre 50 chilometri orari, ma in ciascuna località difficilmente tale condizione insisterà per più di 1-2 ore». Le regioni maggiormente colpite saranno la Toscana, l’Emilia-Romagna, l’Umbria, le Marche, il Lazio e l’Abruzzo. Dopo i gravi disagi dei giorni scorsi e le tante polemiche, il sindaco di Roma Gianni Alemanno si dice più tranquillo: «Questa volta sappiamo bene come stanno le cose e quindi ci stiamo preparando al meglio». Anche il ministro dell’Interno Cancellieri, nella sua informativa al Senato sul maltempo, ha fatto sapere che l’ondata di gelo di questi giorni «si avvicina a quelle registrate nel gennaio 1985 e nel febbraio 1956: si tratta di condizioni meteorologiche del tutto inusuali per il nostro clima, destinate a ripresentarsi, secondo gli esperti, entro un arco di 30 anni».
Sempre la Cancellieri, nella stessa occasione, è tornata anche sull’acceso scontro degli ultimi giorni tra il primo cittadino della capitale e il capo della protezione civile Gabrielli, spiegando che «per quanto riguarda la città di Roma, colpita pesantemente, nella riunione del 2 febbraio, il dipartimento della protezione civile ha raccomandato agli enti territoriali la puntuale applicazione dei piani per le precipitazioni nevose».