Il 13 marzo, oltre ad altri santi come Caterina, Patrizia e Salomone, si festeggia San Rodrigo da Cordova. Fu un sacerdote di Cordova, nell’Andalusia (Spagna) città che era stata dominata dai Visigoti Spagnoli, presa in seguito dagli arabi, quindi acquisita da Ferdinando III di Castiglia e che diede i natali a personaggi di importanza storica come Seneca, Averroè, Gongora, Luciano e Pablo de Cespedes. La situazione in cui viveva all’epoca Rodrigo era connotata da estrema tensione fra musulmani e cristiani. Rodrigo era il terzo di tre fratelli e, mentre uno era di fede cristiana come lui l’altro era di fede mussulmana. I suoi due fratelli litigavano in continuazione tanto che un giorno vennero alle mani; Rodrigo vedendoli litigare e picchiarsi in modo selvaggio, cercò di dividerli, da animo buono che era, ma fu assalito dai due che non vollero sentire ragioni e lo picchiarono fino a fargli perdere i sensi. Mentre era inconscio il fratello mussulmano lo pose su un carretto e andò in giro per Cordova, mostrandolo così conciato, spacciandolo per moribondo e dicendo a tutti che il sacerdote cristiano, ormai prossimo alla morte, aveva deciso di convertirsi alla fede mussulmana riconoscendone la sua magnificenza. La voce che il sacerdote si fosse convertito alla religione islamica si diffuse in tutta la città, mentre il povero Rodrigo si riprendeva piano pian lontano da Cordova inconsapevole di ciò che gli stava succedendo. Tornato in città cercò di smentire le voci, ma il fratello lo trascinò in tribunale presso un giudice islamico e chiese la sua condanna a morte accusandolo di esser passato dalla fede islamica a quella cristiana, reato punibile con la decapitazione a quel tempo. Il giudice, forse conoscendo la malafede del fratello, gli offrì la possibilità di salvarsi e gli disse, che se avesse rinnegato la fede cristiana e si fosse professato mussulmano, anche senza conoscere le leggi coraniche avrebbe avuto salva la vita, ma Rodrigò rifiutò e fu messo in prigione fino al 13 marzo del 857, giorno in cui assieme ad un certo Salomone fu decapitato, i loro corpi vennero poi gettati nel fiume Guadalquivir, furono recuperati dai cristiani, che seppelliranno Rodrigo nella basilica di San Genesio, presso Cordova.
La santità per Rodrigo arrivò subito grazie alle credenze e ai culti del popolo cristiano e la loro festa si celebra quindi fino dal 1581, il 13 marzo. In suo onore a Cordova e in tutta l’Andalusia si fanno feste e processioni. Tutt’oggi la sua icona è rappresentata da un sacerdote con i paramenti sacri e una palma in mano (palma del martirio), famoso il dipinto del santo di Bartolomè Esteban Murillo della Dresdan Gallery.