Terrorismo a Torino: Alberto Musy, consigliere comunale dell’Udc, è stato ferito gravemente in un agguato stamattina nel cortile della sua abitazione. Il politico era appena tornato a casa dopo aver accompagnato le figlie a scuola. A soccorrerlo per prima la moglie, la loro abitazione si trova nel centro del capoluogo piemontese, in via Barbaroux 35. Musy ha riportato ferite al braccio destro e alla spalla sinistra: a sparare un uomo che indossava un casco bianco integrale. Prima di perdere conoscenza avrebbe detto alla moglie di essere stato seguito. Le sue condizioni sono giudicate molto gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita. Si è in attesa del primo bollettino medico ufficiale da parte dell’ospedale Molinetti in cui è ricoverato. Appena saputo della notizia il sindaco di Torino Piero Fassino si è recato da lui. Ad aprire la porta al terrorista una vicina di casa dei Musy: l’uomo aveva detto che doveva consegnare un pacco. Il politico ha uno studio specializzato in diritto delle imprese: si teme che l’attentato sia collegato alla recente riforma del lavoro, ma è ancora presto per poterlo dire. Si indagherà anche sulla sua attività professionale. Al momento non sono giunte rivendicazioni. Alberto Musy, che ha 44 anni, è avvocato e docente universitario. La famiglia ha quattro figli, tutte femmine. Politicamente, appartiene all’Udc ed è capogruppo del Terzo polo in consiglio comunale di Torino. Si era candidato a sindaco alle ultime elezioni, nel 2011. Si definiva cattolico per convinzione personale e politicamente un liberale. Orgogliosamente, dichiarava di guadagnarsi da vivere con il suo lavoro e non con la politica. Oltre al suo studio professionale di avvocato, insegna diritto comparato all’Università del Piemonte orientale. In precedenza aveva insegnato alla Bocconi a Milano, all’Académie de Nantes, alla Benjamin N. Cardozo School of Law di New York e in altre università straniere. Si è laureato a Torino conseguendo una seconda laurea a Berkeley, Stati Uniti, nel 1995. Si è occupato di studi inerenti al tema del modello giuridico anglo-americano in Italia. Inoltre si è dedicato anche a studi sul trust e sull’efficienza della giustizia civile. Prima di stabilirsi definitivamente nella sua città, aveva lavorato a Milano come avvocato di affari. A Torino ha riaperto insieme alla sorella il vecchio studio di famiglia: il padre infatti era una figura di avvocato molto nota a Torino. Nel suo programma di candidato sindaco, aveva inserito tra le altre cose il progetto di un campus in stile università americana, un progetto stabile per il futuro cittadino, il lavoro, le imprese. 

All’ospedale dove è ricoverato, oltre al sindaco, si sono recati tutti i lavoratori del suo ufficio ed è atteso in giornata anche il segretario nazionale dell’Udc Pieferdinando Casini. Sono giunti anche quais tutti i consiglieri comunali.