Il momento culminante del Venerdì Santo è stato come da tradizione il momento della Via Crucis. E come da tradizione, la Via Crucis più importante e significativa è quella guidata dal Pontefice a Roma, nel suggestivo percorso che ruota intorno al Colosseo e ai luoghi del martirio dei primi cristiani. In tema con il prossimo incontro delle famiglie che si terrà a Milano, Benedetto XVI ha voluto che anche il soggetto della meditazione e del suo discorso conclusivo fosse la famiglia. Le meditazioni sono state affidate quest’anno a una coppia piuttosto anziana, a dare l’idea del matrimonio come evento che dura tutta la vita, i coniugi Danilo e Anna Maria Zanzucchi, iniziatori del Movimento Famiglie Nuove e appartenenti al Movimento dei Focolarini. Una meditazione forte dove si sono passate in rassegna le difficoltà che vivono le famiglie di oggi. Per Alessandra Buzzetti, vaticanista di Canale 5, contattata da IlSussidiario.net, “è molto significativo che il Papa abbia voluto mettere a tema della Via Crucis la famiglia. Ha voluto sottolineare come oggi le croci da portare siano tante in una società dove la famiglia è minata nella sua origine, nel suo significato e nella sua consapevolezza”. Una famiglia messa alla prova, ma a cui la Chiesa dona una compagnia perché è nella solitudine che si smarrisce la strada: “Il Papa lo ha sottolineato, non siamo soli ad affrontare le prove, ma davanti alla presenza di Gesù, solo Lui può donare la grazia e anche l’energia di stare davanti alle difficoltà e di attraversarle”.



Anche quest’anno la Via Crucis ha avuto due momenti: le meditazioni, quest’anno affidate a una coppia di sposi, e poi il discorso conclusivo del Papa.

Ogni anno il Papa decide a chi affidare le meditazioni delle varie stazioni. Quest’anno scegliendo una coppia anche piuttosto anziana, di ultra ottantenni,  ha voluto mettere nella Via Crucis il tema della famiglia. Alla fine il Papa, dopo aver seguito tutto il percorso in silenzio, ha fatto la riflessione che riassume il motivo per cui ha voluto mettere al centro questo particolare soggetto.



Non sono state risparmiate parole forti, nelle meditazioni: i tradimenti, il divorzio, anche l’aborto.

Quello che si è voluto mettere a tema nel momento in cui uno ripercorre la via dolorosa di Gesù al Calvario è che oggi, davanti a tante difficoltà, la famiglia debba essere più consapevole.

In che senso più consapevole?

Oggi le croci sono tante in una società dove, come il Papa ha detto molte volte, la famiglia è minata nella sua origine, nel suo significato e nella sua consapevolezza. Da un lato il messaggio complessivo è che oggi la famiglia rimane la realtà fondamentale per costruire la società. Perciò deve essere sempre più responsabile  e consapevole, perché le croci non sono solo più pesanti: è come se uno non avesse la consapevolezza del perché le deve portare.



Non è facile essere consapevoli del perché dobbiamo convivere con il dolore.

Il Papa nella riflessione ha detto proprio questo: la via della croce è una via che misteriosamente sembrava una sconfitta e invece ha salvato il mondo. Anche oggi uno può avere il coraggio, ha usato questa parola “coraggio”, e la speranza guardando la croce. Perché in essa è già certo che c’è la resurrezione. 

 

Importante poi non è rimanere soli davanti al dolore e alle difficoltà.

 

Anche questo il Papa lo ha detto. Noi non siamo soli ad affrontare le prove, ha spiegato, ma davanti alla presenza di Gesù che solo può donare la grazia e anche l’energia di stare davanti alle difficoltà e di attraversarle. Ma l’altra cosa interessante di questo suo discorso è stata l’aver voluto mettere al centro del Venerdì Santo la famiglia come tema che chiede a tutti una maggior consapevolezza e anche una maggior conversione. Quando tutto ti dice il contrario rispetto a ciò che sei, occorre essere consapevole che hai bisogno di uno che questa energia te la dà, ti porta e ti conduce. Ma anche tu devi salirci su quella croce, se no è insostenibile. Infatti il Papa  ha detto che negli sbandamenti della vita è minata a fondo l’unità di costruire una vita e di fare figli.

 

Ha parlato anche di come la crisi economica minacci la famiglia.

 

La crisi economica colpisce soprattutto le famiglie. L’insistenza che il Papa ha sempre avuto rispetto ai diversi governi di sostenere le politiche familiari è chiara a tutti. Perché è evidente che la famiglia è la cellula che tiene e costruisce la società, e se non la si aiuta, non si costruisce proprio nulla.

 

Ieri sera la Via Crucis è stato il programma televisivo più visto con oltre quattro milioni di telespettatori. Che cosa le suggerisce questo dato? 

 

Secondo me è un dato che colpisce. Leggevo recentemente un’inchiesta dove si diceva come nella difficoltà la domanda si pone in maniera più evidente. Cioè vai a cercare di recuperare il significato ultimo della domanda. Questo ti porta a riguardare quella che è la tua tradizione, che magari hai dimenticato ma che ti ha sempre detto essere la fonte di speranza. Quello di ieri sera è un dato bello e incoraggiante. 

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