Santo del giorno. Oggi, 8 aprile, è la Pasqua della Resurrezione del Signore. Il giorno culminante della fede cristiana è la Pasqua della Resurrezione, giorno di gioia per la Chiesa che festeggia appunto la Resurrezione del Signore, che mantiene così quanto aveva promesso. E’ il giorno in cui viene sconfitta per sempre la morte, un fatto inaudito per l’uomo di ogni epoca. E’ il culmine della Settimana Santa dopo il Venerdì della via crucis e della morte del Cristo, dopo il sabato di pianto e di lutto, la domenica di Pasqua avviene il miracolo del primo uomo che risorge dalla morte dando così a tutti la promessa della vita eterna. La Pasqua per la religione cattolica è una festa mobile che può cadere tra il 22 marzo e il 25 aprile, secondo i cicli lunari, determinando anche la Quaresima, Settimana Santa, Pentecoste e Ascensione, tutte feste collegate ad essa. Per i cattolici è previsto il Precetto Pasquale, quindi l’obbligo di confessarsi e ricevere l’Eucarestia nel periodo pasquale almeno una volta. La Pasqua è la principale festa della religione cristiana, ma trova le sue radici nella religione ebraica. Era infatti la festività che celebrava la liberazione del popolo ebraico dagli egizi a opera di Mosè e il conseguente esodo in Israele. Da queste radici derivano anche i riti dell’immolazione dell’agnello e del pane azzimo. La Pasqua era una nuova vita per gli ebrei che si lasciavano alle spalle un passato di schiavitù presso gli egizi e trovavano la via per la terra promessa. Una sorta di parallelismo si può ritrovare nell’esperienza di Gesù che passa per le sofferenze della crocifissione per poi risorgere dopo tre giorni e guadagnare la Vita Eterna. La Chiesa ricorda comunque anche oggi alcuni santi. Tra i aanti ricordati dal Martirologio Romano il giorno 8 aprile si celebra anche Santa Maria Rosa Giulia Billiart vergine, una suora francese che fondò l’Istituto di Santa Maria per la formazione della gioventù femminile. Giulia Billiart naque il 12 luglio 1751 a Cuvilly. La sua famiglia era piuttosto benestante ma cadde in disgrazia quando lei aveva circa 16 anni e fu costretta a lavorare. Fu colpita da una paralisi alle gambe quando era appena ventiduenne e nonostante questo iniziò ad insegnare catechismo ai bambini sotto la spinta del suo parroco. Durante la Rivoluzione Francese fu costretta a fuggire, ricercata perché accusata di nascondere e proteggere dei sacerdoti, e trovò rifugio nei pressi di Amiens. L’incontro con padre Varin, superiore dei Padri della Fede, la spinse a fondare l’Istituto di Santa Maria, organizzazione volta all’educazione cristiana delle giovani donne. Fu nel 1804 che pronunciò i voti contemporaneamente alla miracolosa guarigione delle sue gambe.
Cominciò in quel periodo a fondare scuole sia in Belgio che in Francia legate alla sua organizzazione ma nel 1809 fu costretta a lasciare Amiens a causa di false calunnie e si rifugiò a Namur, nell’odierno Belgio, con tutte le sue compagne. L’organizzazione cambiò così il nome in Suore di Nostra Signora di Namur. Fu qui che morì il giorno 8 aprile 1816. Santa Giulia Billiart venne beatificata da Papa Pio X nel 1906 in seguito al riconoscimento di due suoi miracoli avvenuti uno in Belgio e uno in Brasile. La canonizzazione risale invece al 1969 ad opera di Papa Paolo VI.