Dopo solo poche ore di ricerche, le forze dell’ordine hanno fermato il killer sospetto. Il nome è Claudio Strada. Le ricerche si erano concentrate su questa persona dopo gli attenti esami dei filmati reperiti grazie ad alcune telecamere di sorveglianza presenti nella zona della scuola davanti a cui è stata fatta scoppiare la bomba fatta di bombole di gas. Nelle immagini si poteva vedere un cinquantenne ben vestito azionare quello che sembra il timer collegato all’esplosivo. L’uomo aveva poi un particolare che probabilmente è stato definitivo nella sua identificazione, una mano offesa che ha portato gli inquirenti a recarsi a casa dell’uomo che risultava scomparso da due giorni. Le forze di polizia hanno allora prelevato il fratello dell’uomo per condurlo in questura e sottoporlo a interrogatorio. Gli inquirenti hanno già fatto sapere che l’uomo viene sottoposto a un fermo di rito e a interrogatori, ma al momento non è stata formulata alcuna accusa. L’ipotesi di reato, per adesso non ufficilizzata sul fermato, è quella di strage aggravata dalla finalità di terrorismo, il reato contemplato nell’articolo 270 del codice penale. A dirlo era stato il procuratore nazionale antimafia Grasso: ”Tolta l’ipotesi del fine personale nei confronti delle vittime non c’è dubbio che qualsiasi altra ipotesi ha un effetto di terrorismo sia che venga fatto da un singolo isolato, sia da un pazzo, sia da un’organizzazione eversiva, dalla mafia o dalla Sacra Corona Unita”. Gli inquirenti hanno comunque fatto sapre che si trattano di “controlli di routine per verificare l’alibi in seguito a una delle segnalazioni che stanno arrivando e che necessitano di verifica”. Altri particolari emersi sull’uomo fermato, Claudio Strada. Ha una convivente e una figlia e con loro vive il fratello, Di lavoro fa l’elettrotecnico riparatore di televisioni. Il fermo avviene proprio mentre si sta tenendo il funerale di Melissa, la studentessa di 16 anni uccisa nello scoppio delle bombole di gas posizionate davanti all’ingresso dell sua scuola. Alcuni abitanti del quartiere di Sant’Elia dove vive il frenato parlano di una persona gentile che spesso lavora gratis per i vicini. Una persona che non si fa vedere molto in giro, riservata, quasi sempre insieme alla sua compagna, una donna più giovane di lui.
L’uomo ha un braccio che non funziona correttamente e che speso tiene nascosto sotto alla giacca. Lavora a casa sua dove ha un laboratorio per la riparazione delle televisioni. Era sparito da casa sua da venerdì scorso, il giorno prima dell’attentato.