L’attentato alla scuola di Brindisi che ha provocato la morte di una studentessa di 16 anni e il ferimento di altre ragazze, di cui una tutt’ora in gravi condizioni. Un episodio terribile che ha gettato nella paura e nel dolore l’intera Italia, al momento ancora senza spiegazione alcuna, mentre si intrecciano le piste seguite dagli inquirenti. Quella più battuta è quella della mafia, che sia locale cioè la Sacra Corona Unita, o quella che arriva dalla Sicilia che vuole ricordare nel modo peggiore il ventesimo anniversario dell’uccisione del magistrato Falcone, in una scuola che porta il nome della moglie anch’essa uccisa nell’attentato. Intanto c’è un aggiornamento proprio sulle indagini in corso. Ci sarebbero due persone fermate dalle forze dell’ordine e al momento sottoposte a interrogatorio. Sarebbero state identificate grazie a una telecamera di sorveglianza che li avrebbe ripresi in atteggiamenti sospetti tali da ricorrere al fermo di polizia. Secondo il sito Brindisireport.it che ha comunicato per primo la notizia, gli inquirenti stanno seguendo la pista dell’azione terroristica, anche se non è chiaro di quale matrice. Sempre secondo il sito una delle due persone sarebbe un ex militare di professione che ha conoscenze di elettronica e i cui parenti vendono bombole di Gpl come quelle usate nell’attentato. L’abitazione dell’uomo e dell’altra persona fermata sono state sottoposte a perquisizione. Il procuratore della Repubblica di Brindisi ha affermato che le immagini a loro disposizione ricavate dalla telecamera in questione sono immagini di buona qualità che rivelano particolari importanti. La telecamera in questione è quella di un negozio poco distante dalla scuola dove è avvenuto lo scoppio. Dalle altre indagini in corso sembrerebbe che la bomba sia stata fatta esplodere con un timer regolato pochi minuti prima del suono della campanella di ingresso alla scuola; fortunatamente la bomba è invece esplosa prima quando ancora poche erano le ragazze radunate davanti all’ingresso.
L’ora del timer rivelerebbe che le intenzioni degli attentatori erano quelle di compiere una autentica strage di studentesse. Intanto Brindisi piange la morte di Melissa Bassi e si stringe accanto a Veronica, la ragazza ancora in pericolo di vita.