Un volantino con la stella a cinque punte e la firma Brigate Rosse per il comunismo è stato recapitato questo pomeriggio alla sede de Il Giornale a Milano. Accuse e minacce, per alzare il clima già caldo che si vive in Italia dal giorno dell’attentato all’amministratore delegato di Ansaldo nucleare. Nel volantino nessuna rivendicazione ma accuse e minacce. Si accusa lo Stato di essere dietro all’attentato alla scuola di Brindisi in cui ha perso la vita una studentessa di 16 anni. Esattamente come la strage di Piazza Fontana del 1969 di cui gli estremisti di sinistra hanno sempre incolpato il governo di allora, nel tentativo di creare un clima di tensione che portasse alla repressione, Dunque Brindisi come Piazza Fontana. In realtà una copia dello stesso volantino è stata recapitata anche al Corriere della Sera. Nei volantini si leggono le medesime accuse: “La tentata strage di Brindisi, come Piazza Fontana nel ’69, è stata un’ovvia provocazione dello stato fascista per placare la rabbia delle masse con la paura”. E dunque “alle azioni di guerra si risponde con la guerra”. Le Brigate Rosse vogliono dunque riprendere la lotta armata interrotta grazie agli arresti a inizio anni ottanta: vogliamo colpire il regime nei suoi punti cardine. Nel mirino la politica (il Pdl che viene definito la nuova Dc), “colpire i maggiori rappresentanti dei partiti di regime e i loro ‘soci'”, “colpire la Confindustria, il sistema bancario e i loro sfruttatori” e “i loro servi giornalisti”. Nel testo la esplicita frase che dice che è giunta la nuova alba della rivoluzione. Proprio nelle ultime ore il capo della polizia e il ministro degli interni avevano messo in guardia da una nuova escalation del terrorismo, identificandolo però nei gruppi anarchici insurrezionali. Il tentativo delle Br con questo volantino di minacce sembra quello di voler aggiungere paura in un clima già esasperato dopo gli attentati delle ultime settimane alle sedi di Equitalia e anche un tentativo di farsi vedere presenti in un momento in cui l’iniziativa terroristica sembra essere passata nelle mani degli anarchici.
Proprio per questo le Br nel volantino applaudono all’attentato a Roberto Adinolfi: ”L’azzoppamento del manager Ansaldo Roberto Adinolfi ha riaperto i giochi. Vogliamo sottolineare che lo spontaneismo armato è inutile. Bisogna organizzarsi e colpire il regime nei suoi punti cardine”.