L’Emilia Romagna continua a tremare. Le scosse di terremoto continuano a colpire la bassa Pianura Padana ripercuotendosi su tutto il Nord Italia e lasciandosi alle spalle distruzione, crolli e, purtroppo, anche vittime. Il terremoto di questa mattina, di magnitudo 5.8, arriva dieci giorni dopo la violenta scossa di grado 5.9 che ha sorpreso nella notte la popolazione. Nel corso della giornata si stanno susseguendo altre scosse di assestamento, con il classico “sciame sismico”, e non è escluso che nei prossimi giorni ce ne possano essere altre di una certa rilevanza. Tutto sembra dovuto allo spostamento degli Appennini verso nord, un processo inesorabile seppur lento, ma che porta alle conseguenze che tutti vediamo. È bene quindi non farsi cogliere impreparati dal terremoto, ma anzi sapere esattamente come comportarsi prima, durante e dopo il sisma. A questo scopo, la Protezione civile ha redatto delle specifiche linee guida. La prima cosa da sapere sono le condizioni dell’edificio dove si vive o si lavora. È bene sapere se il palazzo dove si lavora o la scuola che si frequenta hanno un piano di emergenza. Così come è importante sapere dove si trovano e come si chiudono i rubinetti del gas, dell’acqua e gli interruttori della luce. Tali dispositivi infatti potrebbero venir danneggiati da una scossa e causare esplosioni, cortocircuiti o allagamenti. Si consiglia poi di evitare di tenere oggetti molto pesanti o ingombranti sopra gli scaffali o le mensole, perché una scossa potrebbe farli cadere pericolosamente addosso alle persone. Per lo stesso motivo è bene che gli arredi più pesanti vengano fissati al muro. In casa va sempre tenuta una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed è importante assicurarsi che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti.
Durante una scossa di terremoto, se ci si trova in un luogo chiuso, è consigliato andare a cercare riparo nel vano di una porta che si trovi nel muro portante (quello più spesso) oppure sotto a una trave, perché si tratta dei punti più resistenti a un eventuale crollo. Per evitare di essere colpiti da oggetti che possono cadere è utile ripararsi sotto a un tavolo, mentre è sconsigliato stare vicino a mobili, specie se pieni di oggetti. È altresì meglio evitare di prendere l’ascensore, che potrebbe bloccarsi, ma anche di precipitarsi per scendere le scale, perché spesso sono la parte più debole di un palazzo. Se invece ci si trova in viaggio, è consigliato non fermarsi sotto a un ponte o nei pressi di terreni franosi. Se ci si trova all’aperto è bene tenersi lontano da costruzioni o linee elettriche, così come dalla riva del mare o dei laghi.
Soprattutto a ridosso della scossa è consigliato di non prendere d’assalto i telefoni, se non per urgenze, e di non usare le automobili. Questo per evitare di intasare le comunicazioni o di creare traffico sulle strade, entrambe linee che possano essere utili ai soccorsi. Dopo il terremoto è bene anche assicurarsi dello stato di salute delle persone che si hanno intorno, cercando di non muovere persone gravemente ferite prima dell’arrivo dei soccorsi. Se si esce da luoghi chiusi è consigliato farlo con le scarpe, perché fuori potrebbero esserci calcinati o vetri rotti. L’ultimo consiglio è quello raggiungere uno spazio aperto lontano da edifici pericolanti.