Angelo Rampino, preside dell’istituto Morvillo Falcone davanti al cui ingresso venne uccisa la studentessa Melissa Bassi, è stato sospeso dal suo incarico. La decisione è stata presa dall’ufficio scolastico regionale: si vogliono attendere gli accertamenti amministrativi dopo le interviste che il preside ha rilasciato dopo l’attentato. Si tratta di un provvedimento cautelare e non disciplinare: il preside avrebbe avuto un comportamento in servizio non adeguato al suo ruolo e in ogni caso la decisione non ha a che vedere con le indagini in corso. Ricordiamo anche che il preside dell’istituto venne inizialmente tirato in ballo come possibile obbiettivo della vendetta alal base dell’attentato, ipotesi che comunque sembra ormai del tutto archiviata. Proprio a proposito delle indagini, si viene a sapere che le forze dell’ordine sarebbero sulla pista di possibili eventuali complici di Giovanni Vantaggiato, il reo confesso dell’attentato alla scuola di Brindisi. Nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Lecce si legge la “presenza di altre persone sul luogo del delitto, almeno nelle fasi preparatorie, che avrebbero aiutato Giovanni Vantaggiato nell’attentato a Brindisi, sarebbe confermata dalle dichiarazioni dello stesso indagato e da testimoni”. C’è infatti un testimone che ha detto di aver visto verso la una e trenta del 19 maggio “un uomo che spingeva un bidone della spazzatura munito di ruote tenendolo dalla parte delle maniglie, inclinato verso il suo corpo, e che andava in direzione della scuola”. Più volte poi nell’interrogatorio Vantaggiato ha usato il plurale “noi” ammettendo implicitamente la presenza di altre persone. Sempre secondo la ricostruzione dell’arresto di Vantaggiato, le autorità fanno sapere come la svolta nelle indagini sia giunta la notte prima del suo arresto. Gli inquirenti avevano infatti sentito Cosimo Parato, imprenditore agricolo coinvolto in un processo in cui era accusato di truffa da Vantaggiato. Grazie a queste rivelazioni gli inquirenti si sono insopettiti sull’uomo e lo hanno fermato per itnerrogarlo.
Parato disse alle forze dell’ordine di essere rimasto vittima di un attentato nel 2008 quando una bombola a gas simile a quella usata per l’attentato alla scuola di Brindisi, era stata messa sul sellino della sua bicicletta. Pataro avrebbe anche raccontato dei problemi avuti con lo stesso Vantaggaiao per la truffa.