Carissimo Scalfari, sono due i temi del suo editoriale che interessano i lettori: il primo è quello del varo imminente di una Europa federale, il secondo è quello della questione morale in Italia.
Sul varo di una Europa finalmente federale sarebbe tempo che questo accadesse; del resto è il principio da cui è nata l’Unione Europea. Ma, caro Scalfari, non è questo il problema serio dell’Europa. Non basta che sia federale, occorre che sia anche sussidiaria. E, questo, è il tallone d’Achille dei politici europei. Tutti credono in loro stessi, nei loro disegni di politica fiscale, nessuno crede in una immagine dell’Europa che sappia valorizzare le energie vive di ogni paese. Senza sussidiarietà non si andrà lontano!
Per quanto riguarda invece la questione morale, penso che lei sbagli. Non è la questione morale il tema più serio della politica italiana, ma la questione ideale! Urge una ripresa di ciò per cui un popolo vive, del bisogno che la gente ha di ritrovare quella mossa umana che spinge a mettersi insieme e ad aprire lo spazio dell’orizzonte vedendolo in tutta la sua bellezza. C’e’ tanta miopia oggi nel pensare che per risorgere sia sufficiente mettere alla gogna chi ha usato il potere per interessi privati: chi si è reso responsabile di reati deve essere perseguito ma non è da questo che riprende la politica. Ciò che maggiormente urge è la voce dell’ideale; che ci siano uomini e donne capaci di rilanciare ciò che il cuore aspetta, il bene cui aspira. Solo così la politica potrà ritrovare la sua funzione, quella di servire il tentativo del popolo di rispondere ai bisogni comuni. Non basta oggi accusare chi si è infragilito nelle logiche di potere, occorre qualcosa di più, occorre un ideale per tornare a gustare la politica!