Il 21 giugno si festeggia la ricorrenza del Beato Tommaso da Orvieto. Tommaso nacque intorno al 1200 nella città di Orvieto in una famiglia molto religiosa che gli comunicò sin da piccolo le virtù per una vita religiosa e retta. Il suo amore verso la Vergine Maria fu chiaro dai suoi primi anni di vita. Infatti, si racconta che fosse sovente nel recitare lunghe preghiere anche in strada. Nel 1260 consacrò la propria vita al Signore ed in particolare alla Vergine Maria, diventando religioso ed entrando a far parte di un ordine ad essa devoto. Grazie a questa decisione Tommaso ebbe modo di conoscere in vita il frate Bonaventura da Pistoia che fu cooperatore di San Filippo Benizzi e guida spirituale di Santa Agnese da Montepulciano. Tommaso fu destinato all’opera di raccolta delle elemosine che girava con tanto amore e devozione verso le tante persone bisogne che in quel tempo affollavano l’Italia e non solo. Il Signore si mostrò attraverso Tommaso con opere miracolose di cui la comunità dell’epoca rimase colpita. Si racconta che una volta Tommaso incontrò una giovane donna che era solita elargire elemosina e che trovandosi in stato interessante le confessò la propria voglia di mangiare dei fichi. Fichi che in quel momento erano un frutto fuori stagione. Nonostante ciò Tommaso promise alla giovane donna che il giorno seguente avrebbe mangiato quel frutto e tornato nella propria dimora pregò per tutta la notte il Signore affinché gli concedesse la possibilità di poter raccogliere qualcuno. Come per miracolo il giorno seguente nell’orto spuntarono tre fichi che ovviamente Tommaso prontamente portò alla giovane donna affinché potesse mangiarli. L’episodio impressionò talmente tanto la popolazione di Orvieto che Tommaso da allora fu ricordato come il frate del fico e tant’è che spesso è stato rappresentato con disegni che lo raffigurano con il frutto. Altre situazioni straordinarie accompagneranno la vita di Tommaso come la guarigione assolutamente miracolosa di due ciechi e l’integrità fisica di un ragazzo caduto da un profondo precipizio. Altri miracoli gli sono stati accreditati dalla chiesa anche dopo la sua morte avvenuta nel 1343. Dopo diversi anni la Chiesa Romana riconosciute le virtù in vita del frate di Orvieto dell’ordine dei Servi di Maria e soprattutto delle tante grazie accreditategli, lo innalzo agli onori degli altari beatificandolo.
Si evince da alcuni documenti storici senza dubbio di comprovata veridicità che sin dalla metà del 1400 il Comune di Orvieto rende omaggio al Beato Tommaso dell’ordine dei Servi di Maria portando dei ceri ogni 21 giugno con una celebrazione in suo suffragio e memoria.