Il giorno 9 giugno secondo il calendario universale della Chieda Cattolica, si festeggia San Riccardo di Andria Vescovo. Le notizie che si hanno su questo personaggio, legato alla storia della chiesa Pugliese, sono un frammentarie ma, alcuni frangenti della sua vita e della sua santificazione sono ben chiari agli storici grazie a fonti scritte.



Riccardo visse nel dodicesimo secolo, era a quanto pare di origine Inglese e aveva studiato e preso i voti da sacerdote preso una delle tante abazie dei frati Benedettini presenti in tutta l’Europa occidentale, dalla Francia all’Italia.
Dopo essere diventato sacerdote e dopo aver servito la chiesa con virtù ed umiltà, fu ricompensato da papa Adriano IV (anche lui di origine Inglese) con la nomina a Vescovo della città di Andria, nella provincia di Bari. Il suo insediamento nella diocesi dovrebbe risalire attorno al 1158 epoca in cui vi fu una riappacificazione fra lo Stato Pontificio e il regno di Sicilia.
Dopo aver prestato servizio attivamente come Vescovo, partecipò anche al terzo Concilio Ecumenico Lateranense nell’anno 1179 e nel 1196 gli furono affidate in custodia le reliquie delle spoglie dei martiri Ponziano ed Erasmo. Riccardo fu onorato del compito e decise di custodirle facendole tumulare nella chiesa di San Bartolomeo. Durante la sua vita gli furono attribuiti moltissimi miracoli, per questo la gente cominciò a venerarlo appena morì e cioè il 9 giugno (a quanto recano scritto alcuni calendari normanni) attorno alla fine del XII secolo (alcune fonti dicono il 1198, altre il 1199). La canonizzazione a santo, fu però ufficializzata solamente il 23 aprile del 1300, grazie all’intervento di Papa Bonifacio VIII.
Il suo corpo, dopo la Santificazione, fu parzialmente imbalsamato, come era uso all’epoca e fu messo sull’altare principale, ma venne trafugato nel 1348 dopo l’invasione di re Luigi d’Ungheria. Solamente dopo quasi un secolo le spoglie furono ritrovate dal duca d’Andria Francesco II Del Balzo, che portò subito i resti al vescovo Dondei, il quale procedette a farlo identificare, grazie ad una perfetta conservazione del capo e a restituire ai resti del santo una degna collocazione ad Andria, affinché potessero essere venerati dai cittadini. Negli anni a seguire, al santo furono dedicate parecchie opere, tra cui, il primo ospedale della città e anche una fiera che incominciava proprio nel giorno della sua canonizzazione e durava 7 giorni, in questi giorni, molta gente accorreva ad Andria per chiedere miracoli al santo e per commerciare protetta dall’influsso benevolo delle reliquie di San Riccardo.



Nel XV secolo, grazie a Goffredo D’altavilla, fu completata la cattedrale bianca della città in stile Romanico-Gotico, dedicata a Santa Maria Assunta dove i resti di San Riccardo ancora oggi riposano, dentro ad un sarcofago in marmo, fatto costruire appositamente dal vescovo Cosenza.
Nella storia Medievale, grande è stata la venerazione di San Riccardo da parte del re Federico II di Svevia, che volle far seppellire nel 1200, accanto alla salma del vescovo, le spoglie delle sue defunte mogli. Secondo l’iconografia eclesiastica classica, l’emblema che caratterizza San Riccardo, in quadri e affreschi è il bastone pastorale.

Leggi anche

Liquefazione sangue di San Gennaro, cos'è e come avviene?/ Le ipotesi scientifiche sul Miracolo di Napoli