San Atilano Cruz Alvarado è il Santo di oggi, domenica primo luglio. Sacerdote messicano ha rischiato la vita per la sua vocazione è soprannominato “il prete ragazzino” per aver preso i voti in giovanissima età: il suo simbolo è l’albero della palma. Quando venne nominato sacerdote, nonostante i pericoli in cui avrebbe incorso, mostrò fedeltà e amore verso la religione cattolica, e quando il suo parroco, il Signor Curato Justino Orona, lo chiamò, con molta spensieratezza e voglia di vivere si diresse verso il “Rancho de las Cruces” (Guadalajara), dove venne sorpreso dalle forze militari messicane e fucilato dalle stesse, quando il sole era in procinto di sorgere, era il 1° luglio del 1928.



Nato il cinque ottobre del 1901 a Ahuetita de Abajo, entrò a far parte della parrocchia di Teocaltiche, Jalisco presso la Diocesi de Aguascalientes. Le sue umili origini lo spinsero a vivere in modo povero e parco, dedicando la propria vita all’aiuto del prossimo.

Il padre, però, non accolse con gioia la decisione di Atilano di prendere i voti: egli pensava, infatti, che fosse avventata poiché manifestatasi troppo presto. Nel 1914 riesce a convincere il padre che gli dà il permesso di studiare in collegio per imparare a leggere e a scrivere. Tre ani più tardi entrò in un piccolo seminario nella sua parrocchia. In seguito condusse i propri studi presso un seminario di Guadalajara dove ricevette gli ordini minori. Purtroppo, i disordini scoppiati nel Paese costrinsero Atilano e i suoi confratelli a lasciare la città per trasferirsi in un luogo più isolato, dove continuarono la loro preparazione spirituale. Il 17 luglio del 1927 il sogno del giovane Atilano diventa realtà e viene ordinato diacono e, dopo soli sette giorni, venne ordinato sacerdote.



Il 6 agosto tornò dalla sua famiglia nella città di origine e qui celebrò la prima messa in assoluto ma vi rimase pochi giorni poiché lo attendeva un incarico più importante: sostituire il parroco Padre Justino Orona in qualità di vice. 

Fu proprio l’anziano prete, anni prima, a scoprire l’immensa vocazione del ragazzo e ad aiutarlo nel tortuoso percorso religioso e fra i due, nonostante la differenza di età, si instaurò da subito una sentimento di profondo rispetto ed una forte collaborazione. Destino volle che a perdere la vita furono entrambi, nello stesso luogo e nello stesso giorno: alcune spie federali erano infatti sulle loro tracce, così il 1° luglio del 1928 vennero freddati con una scarica di pallottole.