Una scossa pari a 4.1 gradi della scala Richter è stata registrata ieri sera intorno alle ore 23 e 22 al largo dell’isola di Ischia in Campania. L’epicentro è stato individuato alle coordinate 40.395°N, 14.068°E e a una profondità di 479 chilometri. Epicentor che si trova nel distretto sismico del Tirreno meridionale. Nonostante l’alta profondità dell’epicentro stesso, la scossa è stata avvertita in modo distinto sull’isola di Ischia e anche sul territorio napoletano provocando paura nella popolazione: la distanza da terra è stata misurata in ventisei chilometri a sud ovest di Forio in provincia di Napoli. Fortunatamente non è stato registrato alcun danno alle abitazioni. Il terremoto è stato localizzato con i dati delle stazioni della Rete Sismica Nazionale dell’INGV (quadrati). La localizzazione epicentrale riportata nella figura è quella rivista dagli operatori della Sala Sismica dell’INGV e comunicata al Dipartimento di Protezione Civile subito dopo l’evento. I dati relativi a ogni terremoto rilevato dalla rete INGV vengono rivisti successivamente da personale specializzato prima di essere inseriti nel Bollettino della sismicità italiana. Quella zona del mar Tirreno nelle vicinanze di Ischia e della costa campana è ad alto rischio sismico, in quanto si trovano sotto al mare diversi vulcani alcuni die quali ancora attivi. Più a sud, poi, a pochi chilometri dalla coste siciliane, si trova sott’acqua il vulcano più grande d’Europ, il vulcano Marsili sempr nel distretto sismico delTirreno meridionale. Alto 3000 metri, la sua vetta si innalza sopra il livello del mare per 450 metri. Lungo 70 km e largo 30 è il vulcano più grande d’Europa. Fortunatamente, come hanno detto spesos in passato studiosi ed esperti, questo vulcano e anche altri che si trovano sotto il livello dle mare, non comportano il rischio in caos di scosse di eventi come uno tsunami. Per il quale ci vogliono effetti sismici davvero di magnitudo elevata che in questo distretto non sarebbero considerabili.
Scosse sotto al fondo marino sono state avvertite nei giorni scorsi al largo della Sicilia e della Calabria, anche queste di forte magnitudo ma senza alcuna conseguenza