Il giorno 2 luglio la Chiesa Cattolica celebra San Bernardino Realino. Nato a Carpi, nel modenese, nel 1530, visse quasi la totalità della sua vita in Puglia, precisamente a Lecce, fino alla sua morte, avvenuta il 2 luglio del 1616. Nato da una famiglia benestante cominciò i suoi primi studi in casa, con un insegnante privato, per poi frequentare l’Accademia modenese. Sarà molto affascinato dal sapere nella sua totalità, i suoi interessi spazieranno dalla letteratura classica, alla filosofia e alla medicina, fino ad arrivare alla laurea, conseguita a ventisei anni, in diritto civile e canonico. Comincerà sin da subito a svolgere l’attività di podestà presso il comune di Felizzano Monferrato, per poi trasferirsi ad Alessandria dove sarà impegnato nella professione di avvocato fiscale. Continuerà per alcuni anni a rivestire ruoli importanti nel Piemonte per poi trasferirsi a Napoli dove prestò servizio al governo vicereale. Questo sarà però il suo ultimo incarico, entrerà infatti in contatto con i Padri Gesuiti giunti in città, e abbandonato codice e carriera partì con loro. Nel 1564 conobbe Alonso Salmeron, uno dei padri fondatori della Compagnia di Gesù, insieme ad Ignazio di Loyola. Tre anni dopo Bernardino Realino verrà ordinato sacerdote, diventando anche maestro dei nuovi gesuiti. Nel 1574 fonderà nella città di Lecce un collegio, mostrando verso la cittadinanza salentina un profondo affetto ed interesse per tutti, indiscriminatamente, dai più ricchi ai più poveri, dagli istruiti agli analfabeti, con una pazienza fuori dal comune. Ammalatosi gravemente, trascorse gli ultimi giorni della sua vita in casa, dove la municipalità leccese lo raggiunse per chiedergli di diventare il protettore di Lecce, quella città che tanto aveva amato e che tanto aveva aiutato. Fuori da ogni dubbio Bernardino Realino accettò la proposta e passò così alla storia come il primo religioso ad aver esercitato la carica di protettore di una città ancora in vita. Morirà il due luglio del 1616 all’età di ottantasei anni. Nel 1972 il Comune di Lecce fece erigere una chiesa parrocchiale in suo onore, a testimoniare l’attaccamento affettivo che questo popolo provava per quest’uomo dotato di una generosità e pazienza immense. 



La sua figura era talmente importante da avere attribuito al padre gesuita, vari miracoli, avvenuti quando era ancora in vita. Anche la città emiliana di Carpi, sua città di origine, dedicherà a Bernardino Realino una chiesa parrocchiale costruita nel 1957, mentre la città piemontese di Cassine, dove rivestì la carica di podestà, in suo onore ha dato il suo nome ad una via nel centro storico. Nel 1947 l’allora Papa Pio XII lo proclamerà santo, San Bernardino Realino.

Leggi anche

Esaltazione della Santa Croce/ Oggi 14 settembre 2024, il ritrovamento della Croce su cui morì GesùSan Giovanni Crisostomo/ Oggi, 13 settembre 2024, si celebra il Patriarca di Costantinopoli